La Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato la dichiarazione Dignitas Infinita in cui condanna la gestazione assistita per altri e i cambi di sesso come pratiche lesive della dignità umana. Nel testo la Chiesa ribadisce anche contrarietà ad aborto ed eutanasia
Il Vaticano ha condannato lunedì il cambio di sesso biologico e la maternità surrogata come gravi violazioni della dignità umana, al pari dell'aborto e dell'eutanasia.
Posizioni non nuove per la Santa Sede, anche durante ilPontificato progressista di Francesco, ma che questa volta sono contenute nella dichiarazione Dignitas infinita emanata lunedì dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dopo cinque anni di lavoro.
"Crediamo che queste ideologie, invece di aiutare al riconoscimento della dignità, impoveriscono la visione umanistica dove l'uomo e la donna fanno l'incontro più bello, nella più grande differenza che l'umanità contiene" ha dichiarato Víctor Manuel Fernández, il cardinale argentino a capo della Congregazione, l'ex Sant'Uffizio.
Vaticano: "I cambi di sesso minacciano la dignità unica della persona"
Il testo approvato a fine marzo dal Papa equipara l'utero in affitto e le pratiche chirugiche per il cambio di sessoa pratiche che rifiutano il piano di Dio per la vita umana.
Nella sezione più attesa, il Vaticano ha ribadito che Dio ha creato l'uomo e la donna come esseri biologicamente diversi. "Ne consegue che qualsiasi intervento di cambio di sesso rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto dal momento del concepimento" si legge nel documento.
"Dignità infinita" distingue tuttavia gli interventi chirurgici per l'affermazione del genere, che vengono rifiutati, dalla correzione di anomalie dei genitali presenti alla nascita o che insorgano successivamente, invece ammessa.
Il documento definisce tuttavia la stessa affermazione di genere, che chiama teoria del gender, "pericolosissima, perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali".
Comunità Lgbtq+, la Chiesa "predica rispetto ma non per tutti"
Esponenti della comunità Lgbtq+, che conta molti cattolici al suo interno, hanno immediatamente criticato queste prese di posizione come obsolete, contrarie all'obiettivo dichiarato di riconoscere la "dignità infinita" di tutti i figli di Dio, e potenzialmente pericolose per le persone che non si identificano effettivamente nel binarismo di genere uomo-donna.
"Se da un lato il documento espone un meraviglioso ragionamento sul perché ogni essere umano, a prescindere dalla sua condizione di vita, debba essere rispettato, onorato e amato, dall'altro non applica questo principio alle persone di genere diverso" ha dichiarato Francis DeBernardo del New Ways Ministry, che si occupa della difesa dei cattolici Lgbtq+.
Il Vaticano torna a condannare la maternità surrogata
La linea severa è confermata anche sulla maternità surrogata, una pratica condannata già come "deprecabile" da Francesco e fuori legge in Italia dal 2004, che la Camera dei Deputati ha affrontato ancora lo scorso luglio approvando una proposta di legge che la definisce "reato universale".
Il documento vaticano afferma che il bambino "ha ildiritto di avere un'origine pienamente umana (e non indotta artificialmente) e di ricevere il dono di una vita che manifesti sia la dignità di chi la dona che quella di chi la riceve", mostrando preoccupazione soprattutto per il possibile sfruttamento di donne povere come madri surrogate dietro compenso.
Una dichiarazione largamente criticata in Italia da tante coppie eterossessuali, per cui la cosidetta Gpa (la gestazione per altri) potrebbe essere una soluzione a problemi di sterilità, e a coppie omosessuali per cui l'utero in affitto è l'unica via per generare una vita.
Su questo punto, il Vaticano ha specificato che "il legittimo desiderio di avere un figlio non può essere trasformato in un diritto al figlio che non rispetta la dignità di quel bambino come destinatario del dono della vita".
Le aperture le chiusure del Papato di Francesco
Il testo dottrinale segue posizioni di apertura prese invece dalla Santa Sede su altri temi controversi per la Chiesa, come la benedizione ammessa a dicembre per le coppie omosessuali, che ha scatenato le critiche di molti vescovi nel mondo.
Sul tema dell'omosessualità, Dignitas Infinita ribadisce come sia "contrario alla dignità umana il fatto che, in alcuni luoghi, non poche persone siano imprigionate, torturate e persino private del bene della vita solo a causa del loro orientamento sessuale".
Il documento critica anche la povertà, la guerra, le migrazioni forzate, la violenza sulle donne e il traffico di persone come lesive della dignità umana.