Financial Times: la Commissione Ue valuta dazi sull'import di grano russo e bielorusso

Agricoltori polacchi bloccano una strada vicino al confine con la Germania, 19 marzo 2024
Agricoltori polacchi bloccano una strada vicino al confine con la Germania, 19 marzo 2024 Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Michela Morsa
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Secondo la testata economica la Commissione vuole proporre un dazio di 95 euro per tonnellata metrica sui cereali provenienti da Russia e Bielorussia, con tariffe del 50 per cento sui semi oleosi e sui prodotti derivati

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Mentre gli agricoltori europei continuano le loro proteste, l'Unione europea si prepara a imporre tariffe sulle importazioni di cereali dalla Russia e dalla Bielorussia, hanno riferito martedì il Financial Times e Reuters, citando fonti a conoscenza dei piani di Bruxelles.

La prestiogiosa testata economica riporta che la Commissione europea proporrà un dazio di 95 euro per tonnellata metrica sui cereali provenienti da Russia e Bielorussia, con tariffe del 50 per cento sui semi oleosi e sui prodotti derivati. Il dazio si applicherà ai prodotti destinati all'uso nei Paesi membri e non al transito di cereali attraverso il blocco.

È il livello massimo consentito dalle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio. Secondo le fonti consultate dal Financial Times "ciò comporterebbe un aumento dei prezzi almeno del 50 per cento".

Secondo il FT le importazioni Ue di cereali, semi oleosi e derivati dalla Russia hanno raggiunto il record di 4 milioni di tonnellate nel 2023, pari all'1 per cento del consumo totale

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non si è esposto nel commentare le indiscrezioni, sottolineando che il piano è tutto ancora da vedere e da concretizzare. "Abbiamo visto questi rapporti. Dobbiamo analizzare in che misura e in che tempi saranno attuati e se saranno attuati del tutto. Poi, ovviamente, trarremo delle conclusioni", ha detto Peskov ai giornalisti.

Sembra che l'idea trovi il consenso di diversi leader nazionali e degli eurodeputati di diversi partiti politici.

"Quando la Russia usa il cibo come un'arma, dobbiamo reagire. La Russia esporterà oltre 50 milioni di tonnellate di grano. Quando un Paese detiene un quarto di tutte le esportazioni di grano, può destabilizzare la situazione. E questo è ciò che vediamo", ha dichiarato venerdì il commissario polacco all'Agricoltura Janusz Wojciechowski. 

La Repubblica Ceca vuole vietare l'import di grano russo e bielorusso

Martedì il ministro dell'Agricoltura ceco Marek Výborný ha annunciato che Praga proporrà di vietare le importazioni di grano russo e bielorussonell'Unione europea

"I prodotti russi o bielorussi non hanno posto in Europa. Non vedo alcun motivo per cui il grano russo debba entrare in Europa. Sono convinto che nessuno dovrebbe sostenere un aggressore acquistando grano da esso. Questo è ciò che sosterrò" a Bruxelles, ha dichiarato Výborný, che potrebbe avanzare la sua proposta già nel vertice del Consiglio europeo di giovedì e venerdì

"Spingeremo affinché i cereali e i semi oleosi siano inseriti nella lista delle sanzioni e non vengano inviati in Europa", ha aggiunto.

Il mese scorso la Lettonia ha introdotto un divieto commerciale temporaneo unilaterale sulle importazioni agricole russe e il primo ministro polacco Donald Tusk ha suggerito che misure simili potrebbero essere adottate in Polonia. 

Uno studio polacco smentisce le tesi degli agricoltori sull'import ucraino

Nel frattempo, lo studio analitico Il seme del dissenso: Analysis of Agrarian Protests, condotto dagli esperti dell'Istituto indipendente di finanza pubblica (Ipf) in Polonia, ha concluso che le affermazioni secondo cui l'importazione di prodotti agricoli ucraini in Polonia influisce in maniera negativa sulla riduzione dei prezzi del grano non sono vere. 

Quindi, secondo l'Ipf, le importazioni dall'Ucrainanon sono la causa principale dei problemi economici degli agricoltori polacchi come sostenuto da mesi dal settore, che per protesta ha ripetutamente bloccato i valichi di frontiera con l'Ucraina. Anche l'embargo dei prodotti ucraini, dice lo studio, non cambierebbe la situazione del mercato interno. 

Gli agricoltori polacchi stanno comunque preparando un nuovo sciopero nazionale con blocchi stradali per il 20 marzo.

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