Elezioni in Finlandia, Stubb e Haavisto al ballottaggio delle presidenziali

Da sinistra: i candidati presidenziali Pekka Haavisto, Jussi Halla-aho e Alexander Stubb parlano prima di un dibattito televisivo a Helsinki (25 gennaio 2024)
Da sinistra: i candidati presidenziali Pekka Haavisto, Jussi Halla-aho e Alexander Stubb parlano prima di un dibattito televisivo a Helsinki (25 gennaio 2024) Diritti d'autore Vesa Moilanen/Lehtikuva
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Di Gabriele BarbatiMaria Michela D'Alessandro
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Vince il primo turno elettorale il conservatore Alexander Stubb. Secondo l'indipendente Pekka Haavisto. Uno dei due sarà il nuovo presidente della Finlandia dopo il ballottaggio del prossimo 11 febbraio

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L'ex premier conservatore Alexander Stubb, con il 100 per cento dei voti scrutinati, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali che si sono tenute domenica 29 gennaio in Finlandia. Dietro di lui, il candidato verde Pekka Haavisto che contenderà dunque l'elezione a Stubb nel ballottaggio del prossimo 11 febbraio. 

Secondo lo spoglio, Stubb ha ottenuto il 27,2 per cento dei voti contro il 25,8 per cento dell'ex ministro degli Esteri Haavisto. Segue distaccato di qualche punto, al 19 per cento, il presidente del Parlamento finlandese e leader di estrema destra, Jussi Halla-aho.

L'affluenza è stata del 74,9 per cento (contro il 69,9 per cento alle precedenti elezioni del 2018) su 4,5 milioni di finlandesi aventi diritto al voto. "Abbiamo ottenuto il tipo di risultato che volevamo, ne sono grato e ne sento la responsabilità" ha dichiarato Stubb, 55 anni, dopo la pubblicazione delle prime proiezioni alla televisione pubblica Yle.

Questo è davvero un grande risultato. Andiamo avanti a tutta velocità verso il secondo turno
Pekka Haavisto
Candidato alle elezioni presidenziali finlandesi

Il primo voto dopo l'ingresso della Finlandia nella Nato

I candidati per la successione del presidente in carica Sauli Niinistö erano nove, sei uomini e tre donne. In Finlandia, il presidente della Repubblica ha tra le sue prerogative la guida della politica estera, un ruolo cruciale dopo le recenti tensioni al confine con la Russia e l'adesione del Paese alla Nato.

Quello di domenica è stato proprio il primo voto da quando la Finlandia è entrata a far parte dell'Alleanza Atlantica e dopo più di un decennio sotto la guida del presidente Niinistö, al quale non è stato permesso di ricandidarsi dopo due mandati consecutivi di sei anni ciascuno.

La politica estera e il rapporto fra la Russia e la Finlandia sono stati al centro della campagna elettorale delle presidenziali anche per il ruolo attivo che ricopre il presidente nella politica del Paese.

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