Le Nazioni Unite hanno fatto sapere di non essere in grado di verificare le circostanze che hanno portato allo schianto di un velivolo militare russo a Belgorod, al confine con l'Ucraina
Il Comitato investigativo russo, che sta indagando sullo schianto di un aereo militare da trasporto IL-76, precipitato a pochi chilometri dal villaggio di Yablonovo, nella regione di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, ha diffuso nella serata di giovedì 25 gennaio un video che mostra gli inquirenti al lavoro tra i rottami del velivolo. "I primi risultati delle azioni investigative, compresi i dati preliminari dell'ispezione del luogo dell'incidente, ci permettono di concludere che l'aereo è stato attaccato da un missile antiaereo proveniente dal territorio dell'Ucraina", si legge nella descrizione del filmato.
Un funzionario dell'intelligence militare ucraina ha detto alla Cnn che a bordo del velivolo c'erano solo cinque persone e non più di sessanta, come riferito da fondi di Mosca. La notizia al momento non è stata confermata.
Russia e Ucraina aprono due inchieste separate
L'aereo si è schiantato mercoledì: secondo i ministeri della Difesa e degli Esteri russi, a bordo ci sarebbero stati sei membri dell'equipaggio, alcuni ufficiali della polizia militare e 65 soldati ucraini catturati sul campo di battaglia e fatti prigionieri. Nessuno è sopravvissuto. Le autorità di Kiev hanno invece negato la presenza di propri militari, affermando che il mezzo avrebbe trasportato armi.
Sia l'Ucraina che la Russia hanno avviato delle inchieste, secondo quanto indicato dalla sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici e la costruzione della pace, Rosemary DiCarlo. Tuttavia, "l'Onu non è in grado di verificare i rapporti o le circostanze dell'incidente - ha precisato la diplomatica americana -. Ci risulta che sia la Russia che l'Ucraina stiano conducendo indagini separate sull'incidente e che Kiev abbia chiesto un'inchiesta internazionale".
Le tesi opposte di Kiev e Mosca
Al di là delle dichiarazioni diffuse da Mosca e Kiev, per ora nessuna delle parti ha mostrato prove a sostegno delle proprie tesi. Il Cremlino ha aggiunto che i soldati ucraini a bordo del volo sarebbero stati destinati a uno scambio di prigionieri.
DICarlo ha colto l'occasione per ricordare che i soldati catturati in battaglia devono essere trattati secondo quanto disposto dalle convenzioni e dal diritto internazionale. "Esortiamo le parti a continuare a perseguire le politiche di scambio di prigionieri di guerra. Le famiglie di entrambe le parti aspettano di ricongiungersi con i loro cari", ha aggiunto la sottosegretaria generale delle Nazioni Unite.
Ancora attacchi a Odessa
Intanto, sul territorio ucraino continuano i combattimenti e i raid. Un edificio residenziale è stato danneggiato a seguito di un attacco russo effettuato per mezzo di un drone nella zona di Odessa. Si tratta del secondo attacco nel giro di una settimana effettuato nello stesso quartiere.