L'intelligence ucraina ha rivendicato l'attacco alla raffineria sul Mar Nero. L'incendio è stato domato nella notte, nessuna vittima. Diversi feriti invece in attacchi di droni russi nel sud dell'Ucraina
Droni ucraini hanno causato giovedì un vasto incendio in una raffineria di petrolio nel porto di Tuapse, nella Russia meridionale sul Mar Nero, poi spento nella notte.
Potrebbe essere l'ennesimo attacco ucraino a infrastrutture energetiche russe e il secondo oltreconfine dopo quello che mercoledì ha abbattuto un aereo nella regione di Belgorod e che ha innescato un aspro rimpallo di accuse tra Kiev e Mosca.
L'aeronautica di Kiev non ha confermato la propria responsabilità nell'abbattimento, dichiarando tuttavia che "continuerà a distruggere gli aerei russi che trasportano missili con cui colpire l'Ucraina"
L'incendio di Tuapse non ha causato vittime, secondo le autorità della regione di Krasnodar. L'attacco è stato condotto con droni, secondo una fonte militare citata dall'agenzia France Press. L'agenzia ucraina Rbc riporta che iservizi segreti ucraini, la Sbu, hanno rivendicato l'attacco.
Feriti in un attacco a Mykolaiv e Odessa
La difesa ucraina ha dichiarato invece di avere intercettato undici dei quattordici droni lanciati contro Mykolaiv e Odessa, nel sud dell'Ucraina, e che diverse persone sono state ferite nell'attacco.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e altri funzionari del governo di Kiev hanno chiesto a più riprese agli alleati occidentali nuovi sistemi di difesa aerea.