Il capo dell'esercito britannico avverte i cittadini di prepararsi a una possibile guerra con la Russia

Un soldato britannico siede in un AS90 mentre partecipa a un'esercitazione militare con soldati ucraini in un campo di addestramento militare in una località non rivelata dell'Inghilterra.
Un soldato britannico siede in un AS90 mentre partecipa a un'esercitazione militare con soldati ucraini in un campo di addestramento militare in una località non rivelata dell'Inghilterra. Diritti d'autore AP Photo/Kin Cheung
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Di Andrew Naughtie
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

L'alto generale britannico paragona la situazione in Ucraina alle crisi del 1914 e del 1937, sfociate in due conflitti mondiali

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Il capo dell'esercito britannico ha avvertito i cittadini del Regno Unito di prepararsi a una guerra della portata dei grandi conflitti del XX secolo. Durante un discorso all'esposizione internazionale dei veicoli corazzati a Londra, il generale Sir Patrick Sanders ha dichiarato che l'invasione russa dell'Ucraina è un segnale per il futuro, invitando i suoi concittadini ad analizzare il passato prima che sia troppo tardi.

"I nostri predecessori non hanno capito le possibili conseguenze della cosiddetta crisi di luglio del 1914 e hanno dovuto affrontare la più orrenda delle guerre", ha detto, "non possiamo permetterci di commettere lo stesso errore oggi. L'Ucraina è davvero importante".

Il generale Sanders ha insistito sul fatto che la portata potenziale del conflitto negli anni a venire non deve essere sottovalutata. "Questa guerra non riguarda solo la terra del Donbass, né il ristabilimento di un impero russo: si tratta di sconfiggere il nostro sistema e il nostro modo di vivere. La nostra reazione come generazione prebellica avrà conseguenze sulla storia".

Il generale ha sottolineato che l'esercito britannico, che da anni fatica a trovare nuove reclute, è essenziale per affrontare un possibile conflitto. Per Sanders, però,i cittadini britannici di tutti i giorni devono essere preparati, se non alla coscrizione completa, a un livello di mobilitazione civica che non si vedeva in Europa occidentale dal 1945.

In risposta al discorso di Sanders, il governo britannico ha insistito sul fatto che per il momento non sta prendendo in considerazione il richiamo alle armi. Il portavoce del Primo Ministro Rishi Sunak, Max Blain, ha dichiarato che il governo "non ha alcuna intenzione" di introdurre la coscrizione.

I nostri predecessori non hanno capito le possibili conseguenze della cosiddetta crisi di luglio del 1914 e hanno dovuto affrontare la più orrenda delle guerre. Non possiamo permetterci di commettere lo stesso errore oggi.
Patrick Sanders
Capo di stato maggiore dell'esercito britannico

"L'esercito britannico ha un'orgogliosa tradizione di forza volontaria. Non ci sono piani per cambiare questa situazione", ha dichiarato. Ha aggiunto che "impegnarsi in guerre ipotetiche" non è "utile".

L'orlo del disastro

Le parole di Sanders arrivano dopo mesi di avvertimenti da parte di altri membri chiave della Nato. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha recentemente lanciato un appello a prepararsi alla guerra, uno scenario che cambierebbe drasticamente l'organizzazione delle forze armate tedesche, dopo quasi otto decenni di visione esclusivamente difensiva dell'esercito.

Il quotidiano tedesco Bild ha rivelato che Berlino starebbe preparando piani di emergenza per affrontare un possibile attacco russo contro i Paesi dell'Europa occidentale, in particolare gli Stati baltici.

Il piano, descritto come uno "scenario di esercitazione", simula una guerra ibrida lanciata dalla Russia contro l'Estonia, la Lettonia e la Lituania nel luglio di quest'anno, utilizzando false affermazioni di discriminazione nei confronti dei russofoni come pretesto per ammassare truppe ai confini occidentali con i Paesi dell'Ue e in Bielorussia. Secondo le previsioni di questo scenario, l'alleanza Nato invierebbe trecentomila uomini in Europa orientale.

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