Il vice-presidente in carica Lai Ching-te, del Partito democratico progressista (Dpp), ha vinto le elezioni presidenziali a Taiwan. Il principale avversario Hou Yu-ih, esponente del partito nazionalista di opposizione Kmt, ha ammesso la sconfitta
Hou Yu-ih, candidato del Kuomintang (Ktm) alle elezioni presidenziali del Taiwan, ha ammesso la sua sconfitta e si è complimentato con Lai Ching-te. Il vice-presindente in carica e ed esponente del Partito democratico progressita (Dpp) ha vinto con oltre cinque milioni di voti.
Le elezioni a Taiwan sono state di forte interesse da parte delle comunità internazionale dal momento che i rapporti con la Cina sono sempre più tesi. Il Dpp è considerato vicino agli Stati Uniti.
Il risultato delle elezioni segnerà i rapporti tesi con la Cina
L’esito delle elezioni presidenziali e parlamentari a Taiwan determinerà i rapporti Cina nei prossimi quattro anni. In gioco c’è la pace e la stabilità della striscia di mare di circa 160 chilometri tra la Cina continentale e l’isola autogovernata, che Pechino rivendica come propria.
A parte le tensioni con la Cina, le elezioni hanno ruotato in gran parte attorno a questioni interne, come il rallentamento dell’economia, l’accessibilità economica degli alloggi, l’enorme divario tra ricchi e poveri e la disoccupazione.
Per Perchino il voto una scelta tra guerra e pace
Pechino ha mostrato la sua opposizione all'attuale vicepresidente Lai Ching-te. Lai e l'attuale presidente Tsai Ing-wen hanno respinto le pretese di sovranità della Cina su Taiwan, un'ex colonia giapponese staccatasi dalla terraferma nel mezzo di una guerra civile nel 1949. Tuttavia, si sono offerti di parlare con Pechino, che ha ripetutamente rifiutato chiamandoli separatisti.