La Repubblica Ceca in lutto nazionale dopo la tragica sparatoria di massa avvenuta nell'Università di Praga. Gli inquirenti sono a lavoro per far luce sull'evento che ha sconvolto il Paese: l'aggressore 24enne David Kozak aveva con sé un arsenale di armi
Sabato 23 dicembre giornata di lutto nazionale in Repubblica Ceca dopo la sparatoria all'Università Carlo di Praga che ha provocato 14 vittime. Secondo gli ultimi dati della polizia: 13 persone sono state uccise sul posto, una è morta più tardi in ospedale, oltre allo stesso killer, che si è suicidato sul tetto di un edificio del campus.
La più grave sparatoria di massa della Repubblica Ceca
Molte città ceche si sono unite a Praga nell'organizzazione di veglie e commemorazioni. Si tratta del più grave caso di sparatoria nella storia moderna della Repubblica Ceca. Il Paese non è abituato a simili tragedie, nonostante la legge sulle armi sia piuttosto liberale.
L'aggressore aveva già ucciso un 32enne e sua figlia
Venerdì è stato diffuso il nome l'autore della sparatoria: David Kozak, 24 anni, studente della stessa università. La polizia ha anche confermato che il giovane la scorsa settimana aveva ucciso un 32enne e sua figlia neonata nella foresta di Klanovice, a est di Praga. Durante l'aggressione Kozak aveva con sé un arsenale di armi e, da quanto avrebbe anticipato su Telegram, voleva compiere una strage ancora più grave.
Kozk lupo solitario, ma rischio imitatori
Finora la polizia assicura che lo sparatore era un lupo solitario e che al momento non c'è alcun pericolo immediato. Tuttavia non esclude la presenza di imitatori ed è probabile che lo stesso killer sia ispirato ai recenti casi di sparatorie nelle scuole in Russia. La polizia è molto cauta sulle conclusioni e afferma che le motivazioni dell'assassino devono ancora essere trovate.