Elezioni anticipate in Serbia, la tattica per distrarre dalle violenze: Vučić resta il favorito

Comizio elettorale del Partito progressista
Comizio elettorale del Partito progressista Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Ilaria CicinelliDušan Ilić
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Una strategia vista più volte negli ultimi dieci anni, da quando il Partito progressista è salito al potere. Alcuni pensano che le elezioni del 17 dicembre aiuteranno il presidente Aleksandar Vučić a stendere un velo sulle violenze di cui molti lo ritengono responsabile e sulla crisi con il Kosovo

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Erano già scesi in piazza lo scorso maggio sotto lo slogan "Serbia contro la violenza".
Ora i partiti liberali, democratici e verdi hanno riunito le loro forze in una coalizione filo europea, dopo la mortale sparatoria in una scuola di Belgrado che ha scosso la Serbia la scorsa primavera. 

Le violenze nel Paese e in Kosovo sono state le principali ragioni che hanno spinto il presidente a convocare elezioni parlamentari anticipate. Molti ritengono il governo nazionalista del Partito progressista, guidato da Aleksandar Vučić, responsabile del clima di instabilità che si è instaurato nel Paese dove si registra il terzo più alto tasso di armi per cittadino al mondo. 

Un'altra accusa ricorrente mossa all'attuale governo è quella di aver eroso la libertà dei media nel Paese. Reporter senza frontiere colloca la Serbia tra gli ultimi posti in Europa nel suo indice sulla libertà di stampa.

"Stiamo scegliendo se la mafia, il partito (al governo) governerà il Paese o se saranno la legge, l'ordine e la costituzione", ha dichiarato Marinika Tepic, del Partito libertà e giustizia

L'opposizione pro-Ue e molti osservatori indipendenti ritengono che il vero obiettivo di Vučić, che ha usato il suo potere costituzionale per sciogliere il Parlamento e chiedere elezioni anticipate, sia quello di sfruttare questo momento di popolarità. 

Stando ai sondaggi il Partito progressista rimane il primo nel Paese ma la maxi-coalizione di opposizione, costituita da otto diversi partiti, potrebbe vincere a Belgrado, dove si vota anche per le amministrative. Le elezioni anticipate sono una tattica politica abituale in Serbia, come dimostrano gli ultimi dieci anni.

Elezioni anticipate: una tattica ricorrente

Da quando il Partito progressista serbo è salito al potere nel 2012, in Serbia si sono tenute quattro elezioni straordinarie e una regolare. In altre parole, invece del mandato costituzionale di quattro anni, l'Assemblea nazionale e il governo hanno lavorato in media per due anni e quattro mesi. Indire elezioni anticipate può aiutare il governo a eludere il confronto sulle questioni più spinose. 

Uno degli obiettivi di queste ultime elezioni potrebbe essere distogliere l'attenzione dalla crisi del Kosovo, il cui riconoscimento è ancora un tabù nel Paese. Il 30 settembre scorso, alcuni paramilitari serbi hanno teso un'imboscata a una pattuglia della polizia kosovara a Banjska, nel Kosovo settentrionale. Il picco di violenza e le relazioni sempre più tese con il vicino hanno messo il presidente Vucic sotto i riflettori della comunità internazionale. 

Il presidente serbo Aleksandar Vučić
Il presidente serbo Aleksandar VučićDarko Vojinovic/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

"Mi sembra che più che dalle proteste sorte dopo i due omicidi di massa di maggio, l'annuncio delle elezioni sia stato influenzato dall'incidente avvenuto a Banjska, in Kosovo e Metochia", ha commentato Dejan Bursać, dell'Istituto di filosofia e teoria sociale. 

In questo modo "Aleksandar Vučić sta cercando di prevenire le critiche sulla questione del Kosovo. Sia l'opposizione che il partito al potere si occuperanno maggiormente delle elezioni, la comunità internazionale non interferirà troppo in questo processo e Vučić calcola che con la vittoria otterrà una nuova legittimità, mentre le vecchie crisi saranno dimenticate".

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