Il lancio è il terzo tentativo di Pyongyang dopo i due falliti in precedenza. Un gesto che ha fatto infuriare la Corea del Sud, che ha sospeso l'accordo militare del 2018, la storica intesa per ridurre la tensione tra i due Paesi
Sale la tensione tra Seul e Pyongyang. La Corea del Nord ha dichiarato di essere riuscita a mettere in orbita un satellite spia militare, dopo due tentativi falliti. Le immagini del razzo, che trasporta il "Malligyong-1" dalla provincia del Pyongan Settentrionale, sono state diffuse mercoledì dall'agenzia di stampa statale Kcna. Il leader nordcoreano Kim Jong Un è stato visto sorridere e salutare il sito.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato il lancio. Gli Stati Uniti hanno dichiarato che si tratta di una "sfacciata violazione" delle sanzioni delle Nazioni Unite (Onu) che potrebbe destabilizzare la regione. La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson, ha affermato che "aumenta le tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione e oltre".
Seul sospende l'accordo militare
La Corea del Sud ha risposto sospendendo parzialmente un accordo militare del 2018, volto a ridurre le tensioni militari nell'isola. Il patto, noto come accordo militare globale e volto ad allentare le tensioni tra i rivali, è stato firmato in un vertice del 2018 tra l’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong Un.
Seul riprenderà dunque le operazioni di sorveglianza lungo il confine. "L'accordo militare è stato parzialmente sospeso", ha detto un portavoce del governo sudcoreano spiegando che "la procedura prevede che il Ministero della Difesa avvisi la Corea del Nord, ma poiché le linee di comunicazione con sono state interrotte il dicastero si limiterà ad annunciarlo".
L'ombra di Mosca
Seul ha detto di non essere ancora riuscita a verificare se il satellite sia già operativo, ma sostiene che la Corea del Nord sia stata aiutata dalla Russia. Il lancio di martedì sera è il primo da quando Kim Jong Un ha incontrato a settembre il presidente russo Vladimir Putin, nel cosmodromo russo Vostochny, dove quest'ultimo aveva promesso di aiutare Pyongyang a costruire i satelliti. Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, alcuni esperti missilistici, tuttavia, hanno affermato che era troppo presto perché l’assistenza tecnica russa fosse completamente incorporata nel satellite o nel razzo e che Mosca non avrebbe condiviso una tecnologia altamente sensibile e proprietaria.
"Questa consultazione potrebbe non essere stata un coinvolgimento approfondito nella progettazione, ma probabilmente ha mirato a specifici aspetti impegnativi all'interno del progetto pianificato dalla Corea del Nord", ha affermato Hong Min, esperto sullo sviluppo delle armi del Nord presso il Korea Institute for National Unification.
Anche Jeffrey Lewis, esperto missilistico presso il James Martin Center for Nonproliferation Studies, ha affermato che è troppo presto perché il Nord abbia integrato l’assistenza della Russia.