A colloquio con Putin, il leader nordcoreano ha ribadito un pieno appoggio alla politica di Mosca e all’invasione dell’Ucraina
Al cosmodromo di Vostochny, si sono tenuti i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Quest'ultimo ha espresso il suo totale sostegno alla politica del Cremlino e all’invasione dell’Ucraina.
"Siamo fiduciosi - afferma Kim - che l'Esercito e il popolo russo otterranno una grande vittoria nella giusta lotta per punire i gruppi malvagi che perseguono l'egemonia, l'espansione e l'ambizione e per creare un ambiente di sviluppo stabile".
Il vertice, il secondo dal 2019, potrebbe includere un accordo sulle armi e la tecnologia militare.
Putin ha evidenziato le ottime relazioni con la Corea del Nord: "È importante - ha detto - discutere di cooperazione economica, la Russia è stata la prima a riconoscere la Corea del Nord e il nostro incontro si tiene in occasione del 75esimo anniversario dell'avvio delle nostre relazioni diplomatiche.
Le nostre relazioni risalgono al periodo della lotta coreana per la libertà nel 1945, quando i soldati sovietici e coreani schiacciarono fianco a fianco i giapponesi: anche oggi ci impegniamo a rafforzare i legami di cameratismo e buon vicinato".
Il leader nordcoreano ha ricambiato, definendo i rapporti con Mosca "la nostra prima priorità".
L'arrivo in limousine
Kim è arrivato in una limousine nera al cosmodromo: Kim e Putin hanno visitato il centro spaziale e poi sono iniziati i colloqui veri e propri.
I due leader hanno ispezionato il complesso del razzo spaziale Angara e hanno visitato l'edificio dove il veicolo di lancio viene assemblato e testato, secondo quanto riportato da Russia 1.
Putin ha fatto riferimento alla recente visita del ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in Corea del Nord, affermando che Shoigu e la controparte nordcoreana "hanno parlato molto, (e Shoigu)è stato ben accolto".
Vantaggi reciproci
La Russia sarebbe alla disperata ricerca di proiettili di artiglieria e altre munizioni da usare in Ucraina, mentre sta tentanto di ricostituire le proprie scorte belliche.
Kim, dal canto suo, sta cercando di sviluppare satelliti militari da ricognizione e missili con capacità nucleare, ha bisogno anche di rifornimenti energetici e, banalmente, di materi eprime per nutrire il popolo..
Washington e Pechino non vedono di buon occhio l'accordo
Anche se esistono valide motivazioni da entrambe le parti per un accordo reciprocamente vantaggioso, ciò potrebbe comportare un costo.
Gli Stati Uniti hanno avvertito la Corea del Nord di possibili ritorsioni: secondo alcuni analisti, la Cina potrebbe essere scontenta del fatto che Mosca abbia rafforzato i legami con un Paese che considera nella sua sfera di influenza.
Il viaggio di Kim
Il leader nordcoreano era partito domenica con il suo treno blindato ed è arrivato martedì alla stazione di Khasan, il principale centro alla frontiera tra la Russia e la Corea del Nord.
Da lì il convoglio si è diretto a Vladivostok, che si trova a circa 300 chilometri di distanza.
La stampa sudcoreana sostiene che la delegazione arrivata in Russia comprenda esperti militari e commerciali.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che "ci saranno negoziati tra le due delegazioni e dopo, se necessario, i leader continueranno a comunicare faccia a faccia".
Nel frattempo, la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio: a riferirlo è lo Stato aaggiore della Corea del Sud.
I missili sono stati lanciati dall'area di Sunan a Pyongyang nel Mare dell'Est, noto anche come Mar del Giappone.