Il primo discorso di Hassan Nasrallah, leader del gruppo islamista libanese, si rivela intimidatorio nei confronti di Israele
Segnali di escalation al confine tra Israele e Libano: 19 posizioni militari della Nazione ebraica sono state attaccate da Hezbollah, che afferma di aver utilizzato missili teleguidati, mortai e altre armi, nonché di aver colpito una caserma con due droni carichi di esplosivo.
Inoltre, il gruppo armato ha dichiarato di aver lanciato dodici razzi contro la città di Kyriat Shmona, nella porzione settentrionale di Israele, come risposta, è stato specificato, "ai massacri del nostro popolo a Gaza", ferendo due persone.
Nasrallah minaccia Israele
L'Esercito di Tel Aviv ha risposto con un "vasto bombardamento" che secondo l'agenzia ufficiale di Beirut ha provocato la morte di quattro persone.
La tensione sembra dunque aumentare, proprio mentre il leader del movimento armato libanese, Hassan Nasrallah, intima ad Israele che, in caso di attacco, è "possibile una guerra a tutto campo nella regione".
Il rischio è che si possa prospettare un allargamento del conflitto, il che potrebbe rendere il Medio Oriente una polveriera.
Tuttavia, il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale statunitense John Kirby, nel corso di un briefing alla Casa Bianca, ha fatto sapere che l'Intelligence americana non ha ricevuto segnali di una piena mobilitazione da parte di Hezbollah.