Il bilancio dei vari attacchi riulta essere estremamente sanguinoso, preso di mira anche l'affollato piazzale di marcia di un'accademia militare
Le aree controllate dall’opposizione nella provincia di Idlib e Aleppo, nel nord-ovest della Siria, sono state colpite da diversi attacchi missilistici.
I media dell'opposizione e i "Caschi bianchi" riferiscono che il villaggio di Kafr Nouran, nella regione di Aleppo, ed un campo profughi vicino alla città di Sarmin, nella regione di Idlib, sono stati bersagliati.
Il bilancio è di almeno sette civili uccisi.
Attentati ripetuti
Gli attacchi sono aumentati in modo significativo poche ore dopo quello effettuato con droni a Homs, controllata da Assad.
Preso di mira il piazzale di marcia di un'accademia militare, dove si stava svolgendo una cerimonia per la consegna dei diplomi, con centinaia di partecipanti e spettatori.
L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime è di 80 morti e 240 feriti.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, conta invece "più di 100" morti, tra cui almeno 14 civili.
Botta e risposta
Funzionari siriani hanno accusato "gruppi terroristici sostenuti da note forze internazionali", promettendo di "rispondere con fermezza a “questo attacco terroristico codardo e senza precedenti".
Gli ultimi attacchi nelle aree controllate dall'opposizione sono visti dai media come una ritorsione del governo.
Le Nazioni Unite hanno espresso grave preoccupazione per la situazione: l'inviato speciale Onu per la Siria, Geir Pedersen, afferma che "l'attuale status quo nel Paese è insostenibile" e invita le parti "a dare prova della massima moderazione".