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Crisi migratoria, l'appello del Papa alla politica: curate questa ferita aperta nella nostra umanità

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Image Diritti d'autore Karolina Sobel/AP
Diritti d'autore Karolina Sobel/AP
Di Michela Morsa
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Flusso incessante di arrivi nel weekend. Decine i soccorsi, sale anche il bilancio delle vittime. Il primo cittadino di Lampedusa: l'Ue "resta a guardare"

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"Una ferita aperta nella nostra umanità". Così Papa Francesco parla dei recenti naufragi nel Mar Mediterraneo durante l'angelus di domenica. Il pontefice chiede ancora una volta a politici e diplomatici di risolvere la crisi migratoria nella regione, di "curare" questa ferita, "in uno spirito di solidarietà e fraternità".

Lo stesso chiede il sindaco di Lampedusa, dove non si arresta il flusso di arrivi. Il primo cittadino Filippo Mannino accusa l'Europa di essere "lenta a intervenire" e di "restare a guardare, anche per quanto riguarda le morti nel Mediterraneo". 

"Siamo al centro del Mediterraneo e non possiamo voltare la faccia se ci sono persone che chiedono aiuto e soccorso. Ma è logico che Lampedusa non può essere lasciata sola. Avremmo davvero bisogno di una forza europea, di un intervento europeo di salvataggio in mare", ha detto Mannino. 

Senza sosta

È incessante il flusso di arrivi a Lampedusa, il cui hotspot sabato è arrivato a ospitare più di 2500 persone a fronte di una capienza di 400. Le motovedette della guardia costiera e della finanza, come le navi delle ong, non hanno avuto tregua per tutto il weekend, intervendo per soccorrere decine di imbarcazioni

Pressione forte anche a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. È qui che sabato sono stati trasferiti almeno mille migranti per allentare la pressione sul centro di primo soccorso di Lampedusa ed è sempre qui che sono arrivati sia il veliero Astral della ong spagnola Open arm con a bordo 60 migranti sia la Ocean Viking di Sos Mediterranée, che in 15 salvataggi separati ha soccorso 623 persone in meno di 48 ore. Al porto agrigentino sono sbarcate 371 persone, mentre le altre sono state dirottate su Civitavecchia. 

Durante il fine settimane è salito anche il bilancio delle vittime. Nella notte tra sabato e domenica un barchino con a bordo 13 migranti provenienti dalla Tunisia si è ribaltato a circa nove miglia da Marettimo, nelle isole Egadi, causando la morte di due persone

La notte precedente un'imbarcazione con a bordo circa 20 cittadini tunisini è naufragata a soli 120 metri al largo di Gabés, nel sud-est della Tunisia. Un adulto e un bambino sono deceduti, altri cinque sono dispersi e 13 sono stati salvati. 

Allo stesso tempo, Europol fa del suo meglio per combattere i trafficanti di esseri umani. In Spagna, un'operazione congiunta di polizia si è conclusa con l**'arresto di 19 persone appartenenti a un'organizzazione criminale** presumibilmente coinvolta nel traffico di migranti siriani verso Spagna, Germania e Norvegia. Secondo gli investigatori, "la rotta migratoria passava attraverso l'Africa, l'Asia e l'Europa, e ogni migrante pagava 20mila euro".

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