Si tratta del peggior disastro dell'arcipelago delle Hawaii da quando, nel 1959, divenne il 50° Stato americano. Il governatore ha aperto un'indagine sulla mancata allerta per i residenti dell'isola di Maui
Tragedia e polemiche.
Il bilancio dell'inferno di fuoco all'arcipelago delle Hawaii è sempre più tragico.
Almeno 80 vittime, circa 1.000 dispersi e decine di migliaia di sfollati, secondo i dati della polizia.
Il governatore Josh Green aveva già avvertito che il bilancio delle vittime sarebbe probabilmente aumentato man mano che le operazioni di ricerca e soccorso continuano.
A partire da martedì scorsi, gli incendi in rapido movimento hanno colto tutti alla sprovvista sull'isola di Maui, e in particolare nella città di Lahaina.
Venerdì sera le autorità hanno provveduto all'evacuazione di Kaanapali, città nel West Maui.
Molti sopravvissuti agli incendi ripetono la frase: "Abbiamo vissuto un'esperienza simile alla guerra, abbiamo dovuto agire molto rapidamente, anche un minimo errore avrebbe potuto costarci la vita".
Candee Olafson, residente locale, racconta, in lacrime:
"Le persone si trovavano nelle case, ammassate, tenendosi l'un l'altro, perché il fuoco ha circondato le case prima ancora che potessero uscire e scappare. Non c'era nessun posto dove andare. E queste case sono molto vecchie e fatte di legno: si sono accese come un fiammifero. Nessuno ci aveva avvertito".
Un'indagine sul perchè della mancata allerta
I residenti di Maui affermano, infatti, di non aver ricevuto dalle autorità alcun avviso degli incendi in arrivo, nè sui cellulari, nè attraverso tv, radio e social media, forse a causa dei frequenti black out dell'elettricità causati dal passaggio, immediatamente precedente, del uragano "Dora".
Il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha ordinato un'indagine interna su quanto accaduto e, in particolare, sul motivo per cui le sirene di allarme non sono entrate in funzione per allertare i residenti dell'isola dii Maui e della città di Lahaina, centro economico dell'isola, in gran parte devastata dal fuoco.
Chiamato al telefono dal presidente americano Joe Biden, il governatore delle Hawaii ha dichiarato che la stima approssimativa dei danni materiali oscilla tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari.
A provocare gli incendi sarebbe stata la combinazione tra la siccità e i forti venti causati dall'uragano "Dora", di passaggio martedi sulle Hawaii.
Migliaia di abitanti sono rimasti senza casa.
Fornire un riparo e un aiuto adeguati è complicato dalle infrastrutture in gran parte danneggiate.
Interi quartieri sono devastati e il ritorno alla vita normale può richiedere molto tempo.
Secondo le autorità locali, gli incendi sono ora in gran parte sotto controllo.