Senegal, caos dopo l'arresto del capo dell'opposizione

Polizia in azione a Dakar, il 1 giugno 2023
Polizia in azione a Dakar, il 1 giugno 2023 Diritti d'autore GUY PETERSON/AFP or licensors
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Di Euronews
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Due corpi senza vita trovati a Zinguinchor, dove Ousmane Sonko è sindaco. Su di lui sette capi di accusa, l'ultima accusa per aver alimentato le proteste dopo uno sciopero della fame

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Il Senegal rischia di ripiombare nel caos, come accaduto a giugno, dopo l'arresto del leader dell'opposizione Ousmane Sonko e lo scioglimento del partito dei "Patrioti senegalesi per il lavoro, l'etica e la fraternità (Pastef).

Ousmane Sonko, una figura imponente nella politica senegalese ampiamente sostenuta dai giovani, hasette nuove accuse a suo carico. L'ultima è quella di fomentare l'insurrezione dopo aver cominciato uno sciopero della fame mentre si trovava in custodia cautelare e invitatoinvito "i detenuti politici a fare lo stesso". Sonko è accusato anche di minaccia alla sicurezza nazionale e altre accuse.

I provvedimenti hanno scatenato nuove tensioni in strada. Due corpi senza vita sono stati trovati a Zighuinchor, nel Sud del Senegal, dove Sonko è sindaco. 

Il politico sostiene di essere vittima di un complotto ordito dal presidente in carica Macky Sall per impedirgli di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2024 (a cui il capo dello Stato uscente non si ricandiderà). 

Appello alla calma

Il Ministero degli Interni senegalese ha chiesto alla popolazione di mantenere "la calma e la serenità", precisando che "sono state adottate tutte le misure necessarie per preservare la pace e la tranquillità nel Paese".

Lo scorso 1° giugno Sonko era stato condannato per "corruzione morale", che già di per sé potrebbe rendere l'uomo non eleggibile. Un'altra condanna era arrivata pochi giorni prima, stavolta per diffamazione nei confronti di un ministro. 

Nuove tensioni?

Le proteste scoppiate a giugno, che hanno provocato 23 morti, sono le più violente mai registrate da anni in Senegal. Il leader dell'opposizione punta a presentare dei ricorso.

Per il ministro dell'Interno Antoine Félix Diome, Sonko è responsabile della "perdita di vite umane e degli episodi di vandalismo di giugno".

Per l'ex prima ministra Aminata Touré (ex alleata del presidente Sall) lo scioglimento del Pastef è una "battuta d'arresto senza precedenti" nella storia democratica della nazione dell'Africa occidentale. Il governo senegalese ha anche sospeso l'accesso a internet, una misura presa "a causa della diffusione di messaggi odiosi e sovversivi sui social network". 

Dall'Europa si guarda con apprensione agli eventi nel Paese, considerato un'oasi di democrazia e stabilità in una regione tormentata negli ultimi anni da terremoti politici.

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