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La "seconda guerra" dell'Ucraina: cercasi disperatamente acqua

L'acqua non c'è più.
L'acqua non c'è più. Diritti d'autore  EVN
Diritti d'autore EVN
Di Cristiano Tassinari & Euronews World
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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"Vogliamo coltivare i nostri pomodori: altrimenti, sono molto costosi. Ma come faremo senza acqua?", si domanda una donna di Hrushivka, uno dei villaggi ucraini più colpiti dall'improvvisazione sparizione del bacino d'acqua della diga di Nova Kakhovka, crollata la scorsa settimana

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Da una parte, terribili inondazioni.
Dall'altra, la carenza d'acqua.
I danni "paradossali" della distruzione della diga di Nova Kakhovka.

Cercasi acqua disperatamente

Una "seconda guerra" è scoppiata nel villaggio ucraino di Hrushivka, nella regione di Dnipropetrovsk, dopo il crollo della diga di Nova Kakhovka: la guerra per la sopravvivenza della terra e dei raccolti tradizionalmente irrigati con le acque della diga.

Come in altri villaggi lungo il fiume Dnepr, i contadini se la cavano come meglio possono.

Volodymyr Igolnik è un agricoltore:
"Abbiamo preso l'acqua dal bacino idrico di Nova Kakhovka, quello che rimaneva. Ora abbiamo portato tutto in questo serbatoio, per pomparla in qualche modo. Ad esempio: io ho bisogno di 40-50 metri cubi di acqua al giorno per l'ettaro di serre che ho... Oggi, però, ho portato solo cinque metri cubi, invece di 40-50. Ci sono rimaste davvero poche gocce di acqua. Che cosa coltiverò?"

Euronews
"Ci sono rimaste poche gocce"... Euronews

Ma la verità è che l'acqua per l'irrigazione non è l'unico problema causato dalla rottura della diga.
Mentre Volodymyr fatica a rifornire d'acqua i suoi raccolti, altri abitanti del villaggio scavano buche profonde in cui conservarla.

Svetlana Varavina abita a Hrushivka:
"Abbiamo capito subito che non ci sarebbe stata più acqua: mio marito e suo figlio hanno così scavato una buca, per provare a immagazzinare un po' di acqua. Creare un altro bacino di acqua potabile sarebbe molto costoso. Ma noi vogliamo coltivare i nostri pomodori, perchè verdura e ortaggi ora sono molto costosi. Vogliamo il nostro piccolo orto, per noi stessi e per i nostri figli".

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"Vogliamo continuare a coltivare il nostro orto". Euronews

Le autorità ucraine stanno distribuendo acqua potabile ai villaggi più colpiti dalla rottura della diga.

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L'acqua viene consegnata a domicilio alle famiglie che abitano nella zona lungo il fiume Dnepr. Euronews

In queste zone rurali, al momento, non c'è acqua corrente e i pericoli per la salute di una popolazione molto anziana sono assai alti.

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