Il Portogallo vuole sfruttare le sue riserve di litio. Ma a quale costo per l'ambiente?

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Di Filipa Soares
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Il Paese ha le più grandi riserve d'Europa. L'area intorno al villaggio di Covas do Barroso potrebbe diventare il sito della più grande miniera di litio dell'Europa occidentale, ma la popolazione si oppone

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Il Portogallo ha la più grande riserva di litio in Europa e l'ottava a livello mondiale. Il governo non si stanca di sottolinearlo, anche se si tratta di "riserve" dedotte, cioè semplicemente individuate e non sfruttate.

"Qui abbiamo la tendenza a dire che siamo il quinto, il sesto, l'ottavo posto con più litio, ma non vuol dire niente - dice Carlos Leal Gomes, professore dell'università di Minho, esperto in materia -. Si conosce davvero un posto solo quando si inizia la produzione".

Nel nord del Portogallo l'area intorno al villaggio di Covas do Barroso potrebbe diventare il sito della più grande miniera di litio dell'Europa occidentale. Il progetto, sviluppato dall'impresa britannica Savannah, prevede l'esplorazione di pegmatiti litinifere per la produzione di concentrato di spodumene.

"Produrremo circa 25.000 tonnellate di idrossido di litio, un quantitativo di materiale sufficiente a produrre batterie per circa 500.000 nuovi veicoli elettrici ogni anno", dice Dale Ferguson, amministratore delegato ad interim di Savannah.

Ma secondo Gomes si tratta di cifre teoriche: "I numeri in questa fase sono indicativi - sottolinea l'esperto - perché le riserve comprovate sono scarse. Come possibile miniera per la produzione di concentrati di litio, non è nulla di straordinario, nemmeno in termini di numero di riserve, né dal punto di vista dei minerali presenti. Non sono i migliori minerali in circolazione. Ci vorrà molto lavoro in termini tecnici e tecnologici".

"Il nostro punto di vista è completamente opposto - ribadisce l'ad di Savannah -. Abbiamo speso molti milioni di dollari per effettuare tutti i test e possiamo confermare, grazie a tutti questi test e agli ultimi 30 o 40 anni di sviluppo, che lo spodumene può essere rimosso in modo molto efficace dalla roccia. È un processo molto semplice".

Il 31 maggio l'Agenzia portoghese per l'ambiente ha emesso una valutazione di impatto ambientale favorevole, con alcune condizioni che Savannah deve rispettare. Ma la gente del posto non è convinta. "Non capiamo come per inquinare di meno dobbiamo distruggere le foreste, i corsi d'acqua e la vita dei residenti", dice Nelson Gomes, presidente dell'associazione Uniti in difesa di Covas do Barroso. Per l'associazione la battaglia non è ancora finita: intende rivolgersi ai tribunali per fermare la miniera.

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