Batterie al litio: il riciclo che non decolla

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Altolà del World Economic Forum: "Cambiare rotta o le batterie per le auto elettriche avranno un forte impatto ambientale e sociale". Dal riciclo che non decolla al ricondizionamento di quelle di seconda mano. Le alternative virtuose

Il World Economic Forum: "Cambiare rotta o il prezzo sociale e ambientale sarà elevato"

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"Le batterie delle auto elettriche sono una tecnologia chiave per implementare la rapida elettrificazione dei trasporti e raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. La loro produzione genererà miliardi di entrate e creerà migliaia di posti di lavoro. Tuttavia, questi impatti positivi non si realizzeranno se la catena del valore si svilupperà secondo la traiettoria attuale e, senza interventi deliberati, questa crescita andrà di pari passo con un elevato tributo sociale e ambientale". Quasi tre anni dopo che il World Economic Forum (WEF) ha sottolineato la necessità di un approccio più sostenibile, alcuni mesi fa l'ONG Environmental Coalition of Standards (ECOS) ha fatto eco al suo appello e ha messo in guardia dal rischio di una "vittoria di Pirro"

L'altolà delle ONG: "Tagliare le emissioni ma accumulare rifiuti è una vittoria di Pirro"

"Tagliare le emissioni di CO2, ma creare tonnellate di rifiuti aggiuntivi sarebbe un'assurdità. Affinché le batterie consentano una transizione verso l'energia pulita, dobbiamo pianificare la riparazione, il riutilizzo e il riciclo fin dalla fase di progettazione", ha dichiarato la responsabile della transizione energetica, Rita Tedesco. Ma il WEF e l'ECOS non sono affatto soli. Con l'enorme sviluppo del settore delle batterie previsto nei prossimi anni, un numero crescente di esperti inizia a chiedersi quanto siano ecologiche le nostre batterie.

Ricondizionare le batterie esauste delle auto: un'alternativa virtuosa

Processo ancora particolarmente energivoro, il riciclo consente inoltre al momento un recupero ancora molto parziale dei componenti delle batterie. Per questo, nell’ambito del progetto europeo Stardust, un’azienda spagnola punta sul recupero di quelle ormai inutilizzabili dalle auto. "Ricondizionando delle batterie di seconda mano, eliminiamo anzitutto l’impatto ambientale del processo produttivo tentiamo un approccio del tutto circolare: evitiamo l’estrazione e il consumo di nuove materie prime e ottimizziamo l’uso di quelle già disponibili e lavorate”, spiega il direttore del dipartimento ingegneristico, Carlos Larrea. 

Ricondizionando delle batterie di seconda mano, eliminiamo anzitutto l’impatto ambientale del processo produttivo: evitiamo l’estrazione e il consumo di nuove materie prime e ottimizziamo l’uso di quelle già disponibili e lavorate
Carlos Larrea
Direttore dipartimento ingegneristico, BeePlanet

Verso un regolamento UE per le batterie. Cosa aspettarsi

Una svolta potrebbe arrivare dal Regolamento UE sulle batterie, che per la prima volta prenderà in considerazione tutte le fasi del ciclo produttivo. Tra gli obiettivi in discussione: l'introduzione di una soglia minima dell’80% per il riciclo del litio, entro il 2030. "I negoziatori avrebbero potuto essere molto più ambiziosi sul riutilizzo, ma è un passo avanti incoraggiante - commenta Tedesco -. Noi insistiamo comunque per arrivare almeno al 90%, come suggerito dai produttori e dai riciclatori di batterie". Il nuovo regolamento dell'UE, destinato a sostituire la direttiva del 2006, è in fase finale e dovrebbe essere adottato l'anno prossimo.

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