41 militari della Kfor, tra cui 11 italiani, sono rimasti feriti nei gravi scontri fra truppe Nato e dimostranti serbi a Zvecan, nel nord del Kosovo. Degli 11 feriti italiani, tre sono gravi ma non in pericolo di vita: avrebbero riportato ustioni e fratture
Il generale Ristuccia sta seguendo in prima persona l'evolversi della situazione in Kosovo, dove almeno undici militari italiani della missione sono rimasti feriti, esprimendo la propria solidarietà agli uomini e alle donne della missione.
Continuano quindi le tensioni tra Kosovo e Serbia: i cittadini di etnia serba nel nord del Kosovo si sono scontrati con la Polizia in un edificio municipale, mentre cercavano di impossessarsi di una delle sedi in cui i sindaci di etnia albanese sono entrati la scorsa settimana, supportati dalle autorità.
L'episodio di violenza è stato l'ultimo di una serie di tensioni, aumentate vertiginosamente nell'ultima settimana, con la Serbia che ha messo in massima allerta l'Esercito del Paese e ha inviato più truppe al confine con il Kosovo.
La Polizia kosovara e la Kosovo Force, guidata dalla Nato, sono intente a proteggere gli edifici municipali sedi delle recenti elezioni.
La premier serba, Ana Brnabic, ha criticato la gestione internazionale degli eventi in Kosovo.
"Non ho belle parole da dire sui nostri partner nell'Unione europea e all'interno della Kosovo Force, la loro reazione è stata tardiva.
Il loro mandato, secondo la risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è proteggere la pace e la stabilità, e prima di tutto proteggere le persone: oggi loro non proteggono le persone, non proteggono la democrazia, non proteggono le istituzioni. sono lì per proteggere gli usurpatori dalla democrazia e dalla gente comune, cittadini comuni, ma dobbiamo continuare a preservare la pace".
I serbi affermano di volere che i nuovi sindaci, che hanno definito "sceriffi illegali e illegittimi", si dimettano e lascino gli incarichi, e che la Polizia speciale lasci il nord del Kosovo.
Scontri anche a Pristina
A Pristina, intanto, un'auto privata è stata data alle fiamme. mentre gli ambasciatori di Usa, Germania, Francia, Regno Unito e Italia hanno nuovamente incontrato il premier kosovaro, Albin Kurti, con la richiesta di evitare l'ingresso dei nuovi sindaci di etnia albanese nelle sedi municipali di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic.