Zelensky dal vertice a Helsinki con i Paesi nordici: "Non abbiamo attaccato noi il Cremlino"

Il presidente ucraino durante un discorso al parlamento finlandese (archivio)
Il presidente ucraino durante un discorso al parlamento finlandese (archivio) Diritti d'autore EMMI KORHONEN/Lehtikuva
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Il presidente ucraino ha trascorso la giornata a Helsinki per incontrare i leader di Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda

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Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova nella capitale finlandese, Helsinki, per un giorno di vertice coi leader dei Paesi scandinavi nell'ambito del Nordic Summit. Ospite nella residenza del Presidente finlandese Sauli Niinistö, Zelensky qui ha incontrato anche i primi ministri di Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda, con cui ha discusso del loro sostegno all'Ucraina. Un supporto che è sempre stato totale, fin dal primo giorno dell’invasione russa, il 24 febbraio del 2022.

Nel pomeriggio, presso il Palazzo presidenziale finlandese di Helsinki si è tenuto un vertice nordico-ucraino, al quale hanno partecipato, oltre a Zelensky e Niinistö, il premier svedese Ulf Kristersson, il premier norvegese Jonas Gahr Støre, il premier danese Mette Frederiksen e il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir. I leader dei Paesi nordici hanno ribadito il loro sostegno economico e militare all'Ucraina e hanno sottolineato che la pace può esserci solo alle condizioni del Paese che è stato attaccato.

Durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a margine del vertice, il presidente ucraino ha colto l'occasione per negare il coinvolgimento di Kiev nell'attacco con i droni contro il Cremlino denunciato nel pomeriggio di mercoledì dalla Russia, che ha apertamente accusato l'Ucraina.

"Non attacchiamo Putin o Mosca. Combattiamo sul nostro territorio. Difendiamo i nostri villaggi e le nostre città", ha detto Zelensky, sottolineando che l'Ucraina non ha "armi sufficienti" per attaccare la Russia e tentare di assassinare il presidente russo sul suo posto di lavoro. "Non abbiamo attaccato Putin. Lasciamo che sia un tribunale a farlo", ha concluso.  

Alla domanda sui motivi che hanno spinto la Russia ad accusare falsamente l'Ucraina di questo presunto attentato, che secondo il Cremlino sarebbe avvenuto nella notte, Zelensky ha risposto che "la Russia non ha vittorie da celebrare, non può più motivare la sua opinione pubblica e mandare soldati a morire come se nulla fosse". Pertanto, secondo il presidente ucraino, la Russia tenta di compensare la mancanza di risultati sul fronte.

"La risposta è semplice: basta attaccarci, basta usare armi, lasciate la nostra terra. La soluzione è così semplice, senza entrare in queste manipolazioni"
Volodymyr Zelensky

La giornata diplomatica

Mercoledì mattina Zelensky ha partecipato a una colazione di lavoro con il primo ministro uscente Sanna Marin e il ministro degli Esteri Pekka Haavisto, e incontrerà anche il primo ministro entrante, Petteri Orpo, che sta attualmente discutendo la formazione di un nuovo governo dopo le elezioni di aprile.

Nella tarda mattinata il presidente ucraino e il suo omologo finlandese hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, durante la quale Niinistö ha ribadito il totale sostegno del Paese all'Ucraina, sia nel contrastare l'invasione russa e ricercare una "pace giusta" sia nel suo percorso di adesione alla Nato e all'Unione europea. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece ringraziato il suo omonimo finlandese per l'impegno anche personale nell'aiutare il suo Paese e si è congratulato per l'adesione della Finlandia alla Nato, ufficializzata lo scorso 4 aprile. 

Entrambi i capi di Stato hanno ribadito l'importanza della cooperazione tra Finlandia e Ucraina e il particolare legame che unisce i due Paesi. Il Paese scandinavo, infatti, percepisce maggiormente di altri Stati europei la minaccia russa, condividendo con il vicino più di 1300 chilometri di confine. 

Il presidente ucraino ha ringraziato la Finlandia anche per i 15 pacchetti di aiuti militari che Helsinki ha già approvato per Kiev e per il sostegno di Helsinki alle sue aspirazioni di entrare nella comunità euro-atlantica.

Rispondendo alle domanda di un giornalista sulla fornitura tanto attesa ma finora negata dei moderni jet da combattimento occidentali, Zelensky ha lamentato il fatto che i suoi alleati non abbiano inviato i caccia nemmeno in occasione dell'imminente controffensiva di Kiev per riconquistare terreno e ha riconosciuto che il suo Paese pagherà il prezzo di non averli ricevuti in tempo. 

"Sono certo che riceveremo gli aerei più tardi, e vorremmo riceverli prima perché sarebbe più facile, ma vi ringrazio comunque per tutto", ha detto Zelensky, sottolineando come l'Ucraina abbia dovuto "dimostrare costantemente sul campo di battaglia" di meritare di ricevere gli armamenti occidentali, forniti sempre dopo azioni militari di successo. "Perché credo che avremo gli aerei? Perché presto avremo azioni offensive. E dopo di loro, ne sono certo, ci verranno dati gli aerei", ha detto. 

Zelensky ha quindi ribadito l'interesse a ricevere gli F-16 e ha scherzosamente insistito con il suo omologo finlandese sul fatto che l'Ucraina accetterebbe volentieri anche gli Hornet che Helsinki intende ritirare quando riceverà i caccia F-35 dagli Stati Uniti, la cui consegna è prevista però nel 2025. "Ci piacciono i vostri aerei, sappiatelo", ha detto Zelensky tra le risate dei giornalisti, dopo che Niinistö aveva sottolineato di avere per il momento solo pochi aerei "vecchi" di cui il Paese ha bisogno per difendersi.

Il presidente ucraino ha poi dichiarato che quest'anno "sarà decisivo per l'Ucraina e per l'Europa, decisivo per la vittoria", promettendo ulteriori offensive contro l'aggressore russo.

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