Sudan: tregua di 72 ore. Arrivati a Ciampino i primi italiani fuggiti dalla guerra

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani accoglie l'ambasciatore in Sudan Michele Tommasi e i connazionali rientrati in Italia. (Ciampino, 24.4.2023)
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani accoglie l'ambasciatore in Sudan Michele Tommasi e i connazionali rientrati in Italia. (Ciampino, 24.4.2023) Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Lunedi sera è atterrato a Ciampino l'aereo dell'Aeronautica Militare con a bordo 96 italiani e 13 cittadini stranieri in fuga dalla guerra in Sudan

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Finalmente una tregua in Sudan.

È entrata in vigore alla mezzanotte di lunedi 24 aprile, mediata e annunciata dal Segretario di Stato americano Antony Blinken.

Il cessate il fuoco è stato concordato tra l'esercito regolare del Sudan (Saf) e il gruppo paramilitare denominato "Rapid Support Forces" (Rsf).

72 ore di tregua, dopo giorni di combattimenti che hanno causato almeno 420 vittime e quasi 4.000 feriti.

Sia il gruppo paramilitare che l'esercito sudanese hanno confermato il cessate il fuoco tramite i social media.

Italiani arrivati a Ciampino

Molti Paesi del mondo, compresi quelli dell'Unione europea, stanno continuando ad evacuare i loro connazionali dal Sudan.
Lunedi sera è atterrato a Ciampino (Roma) l'aereo Boeing 767 dell'Aeronautica Militare con a bordo 96 italiani e 13 cittadini stranieri, in fuga dalla guerra.

Sono stati accolti dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che per primo ha salutato calorosamente l'ambasciatore del nostro Paese in Sudan, Michele Tommasi

Gregorio Borgia/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Un sospiro di sollievo, all'arrivo in Italia. (Ciampino, 24.4.2023)Gregorio Borgia/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Secondo il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, i Paesi dell'Unione europea sono già riusciti a evacuare due terzi dei cittadini presenti in Sudan, vale a dire 1.000 dei 1.500 che si trovavano nel Paese allo scoppio del conflitto. 

La Francia, intanto, ha aperto una base a Gibuti per accogliere sfollati e rifugiati.

''La violenza in Sudan può inghiottire l'intera regione'', ha dichiarato, preoccupato, il Segretario Generale dell'Onu, António Guterres.

Intanto, negli sbarchi di 800 migranti in Italia nelle ultime 48 ore, sono stati registrati anche numerosi cittadini sudanesi.

"Le Nazioni Unite non abbandoneranno il Sudan".
António Guterres
73 anni, portoghese, Segretario Generale dell'Onu dal 2017
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