Cina contro l'Oms, che l'accusa di aver nascosto dati sull'origine del coronavirus

Shen Hongbing, the director of the Chinese Center for Disease Control and Prevention, speaks at a press conference on the origins of COVID-19.
Shen Hongbing, the director of the Chinese Center for Disease Control and Prevention, speaks at a press conference on the origins of COVID-19. Diritti d'autore Mark Schiefelbein/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Redazione italiana
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Per il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, la Cina ha fornito tutte le informazioni disponibili durante uno studio congiunto sulle origini della pandemia nel 2021

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Schermaglie senza esclusione di colpi tra la Cina e l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Il Paese asiatico, infatti, si scaglia contro l'Oms per la sua ultima accusa secondo cui proprio la Cina avrebbe nascosto dati cruciali sull'origine del coronavirus.

Shen Hongbing, direttore del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), ha dichiarato che la Cina ha fornito tutte le informazioni disponibili durante uno studio congiunto sulle origini della pandemia nel 2021.

"Durante tutto il processo della ricerca congiunta - dice - la Cina ha fornito al gruppo di esperti tutte le informazioni relative alla tracciabilità dell'origine che erano disponibili all'epoca.

Non abbiamo nascosto alcun caso, campione, risultati di test e analisi".

Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica dell'Oms sul coronavirus, ha affermato di ritenere che la Cina avesse dati che non ha condiviso, incluso il commercio di animali selvatici e da allevamento in un mercato di Wuhan, dove è iniziata la pandemia.

Il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha invitato la Cina a condividere immediatamente i dati nascosti.

"Questo è totalmente contro lo spirito della scienza ed è maleducato e irrispettoso nei confronti di tutti gli scienziati di diversi Paesi che hanno partecipato al lavoro preliminare della ricerca dell'origine", ha risposto di rimando Shen Hongbing - è una manifestazione della politicizzazione della tracciabilità dell'origine del Covid".

Zhou Lei, un ricercatore del CDC cinese che era membro del gruppo di esperti congiunti di Cina e Oms sulla missione di tracciamento dell'origine nel 2021, ha affermato che tali accuse danneggeranno la credibilità dell'Oms.

In risposta al rapporto secondo cui il materiale genetico raccolto in un mercato di animali a Wuhan mostra dna di cane procione mescolato con il virus, Tong Yigang, un esperto cinese di malattie degli animali (coinvolto anche nello studio congiunto del 2021) ha dichiarato che le prove non erano sufficienti a dimostrare l'origine del virus.

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