In Montenegro Djukanovic esce di scena dopo 32 anni alla guida

Jakov Milatović è il nuovo presidente del Montenegro
Jakov Milatović è il nuovo presidente del Montenegro Diritti d'autore AP Photo/Risto Bozovic
Di Gianluca Martucci
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Vince il giovane economista Milatović che promette di accelerare sull'adesione all'Unione europea e di completarla entro cinque anni

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Milo Djukanović ha governato in Montenegro per più di trent'anni, ricoprendo per due volte la carica di capo dello Stato e per quattro volte da primo ministro. La sconfitta alle elezioni presidenziali inferta dal suo avversario Jakov Milatović, giovane economista con una breve esperienza da ministro dal dicembre 2020 all'aprile 2022, segna la fine di un'era.

Il veterano che ha accompagnato la piccola ex repubblica jugoslava nella transizione verso l'indipendenza dalla Serbia e l'adesione alla Nato raggiunta nel 2017, otterrà secondo gli exit poll un'insufficiente 40% dei voti: un colpo di grazia che si somma alla sonora sconfitta alle elezioni parlamentari del 2020.

Gli oppositori accusano Djukanovic di corruzione, legami con la criminalità organizzata e di aver gestito la piccola repubblica adriatica come un feudo.

L'esito del ballottaggio era quasi scontato già al termine del primo turno, quando Milatović aveva ottenuto il 29% dei voti, solo il 7% in meno rispetto a Djukanović . Con la pubblicazione dei primi dati parziali e il quadro già abbastanza definito, Milatović ha parlato agli elettori con la promessa di liberare il Paese "dal crimine e la corruzione" e di proseguire verso "il benessere e l'uguaglianza, verso una terra di giustizia, di fiducia e di unione".

Il presidente uscente ha ammesso subito la sconfitta, augurando al suo avversario "di essere un presidente di successo, perché se lui è un presidente di successo, anche il Montenegro lo sarà".

Dopo la vittoria storica, il leader del partito "Europa ora" dovrà confermarsi alle elezioni parlamentari straordinarie dell'11 giugno, consapevole di dover fare a meno dell'appoggio garantitogli durante l'ultimo turno delle presidenziali. Per questo il trentaseienne punta ad assicurarsi una grande alleanza pre-elettorale. 

Strenuo difensore dell'indipendenza del Paese, Milatović sostiene una rapida adesione del Montenegro all'Unione europea, che vorrebbe fosse completata entro cinque anni, e il rafforzamento delle relazioni con la Serbia. Un tema questo molto sensibile per il Montenegro, dove un terzo circa della popolazione è di etnia serba.

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