Milo Đukanović, candidato del Partito Democratico dei Socialisti e attuale presidente stavolta rischia contro un gioane economista: Jakov Milatović, del Movimento Europe Sad
Un duello senza precedenti al secondo turno delle elezioni presidenziali in Montenegro. Il presidente uscente Milo Djukanovic affronta al ballottaggio un giovane economista, Jakov Milatovic. Djukanovic viaggia attorno 35% di consensi contro il 29% dell'avversario.
Il voto arriva dopo mesi di stallo. Due governi sono stati rovesciati da una mozione di sfiducia dalle elezioni legislative del 2020. L'attuale esecutivo si occupa degli affari correnti. Djukanovic ha sciolto il parlamento pochi giorni prima delle presidenziali e indetto le parlamentari anticipate per l'11 giugno.
Così Milo Đukanović, candidato del Partito Democratico dei Socialisti e attuale presidente del Montenegro: "C'è un serio vantaggio rispetto all'altro candidato con cui gareggerò al secondo turno, ma questo non è solo motivo di soddisfazione e ottimismo , ma anche un chiaro riconoscimento di alcuni serbatoi di sostegno elettorale che non sono stati attivati al primo turno".
Obietta Jakov Milatović, Candidato del Movimento Europe Sad: “Questa è una vittoria congiunta di coloro che sono stati discriminati nei trent'anni precedenti, i cui figli hanno lasciato il Montenegro, che non hanno avuto giustizia, che erano poveri. una vittoria congiunta di un Montenegro bello, migliore, più giusto, più equo".
Djukanovic è initerrottamente al potere da 30 anni. Forse però, per la società montenegrina è ora di cambiare.