In entrambi i contesti, ma in condizioni diverse rispetto al quadro della politica nazionale, la destra è favorita
Duro colpo per i socialdemocratici in Germania. Alle elezioni regionali di Berlino i cristiano-democratici (Cdu) guadagnano il 10% in più rispetto alle elezioni del 2021. I colleghi di partito del primo ministro tedesco Olaf Scholz e la sindaca uscente Franziska Giffey sono stati superati di quasi dieci punti percentuali dalla Cdu. Si tratta del peggior risultato della storia del partito nelle elezioni regionali della capitale, dove il dominio rosso durava da venti anni.
Il balzo in avanti dei cristiano-democratici avviene a discapito delle forze progressiste. Anche i Verdi hanno perso consensi rispetto al 2021, ma in misura minore. Ciò non gli ha impedito di piazzarsi davanti agli stessi socialdemocratici con cui sono partner di governo a livello nazionale.
Si vota anche in Italia
In Italia si attende la chiusura delle urne in Lombardia e Lazio, dove Attilio Fontana e Francesco Rocca, i candidati della coalizione di destra che guida il governo nazionale, sono dati per favoriti. In entrambi i casi viene eletto presidente della regione il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale, senza ballottaggio.
In Lombardia le due principali forze di opposizione, il Partito democratico (Pd) e il Movimento 5 stelle corrono insieme e sostengono il candidato Pierfrancesco Majorino. Non è così nel Lazio, dove il Pd si è alleato con il Terzo Polo (costituito da Italia Viva e da Azione) per sostenere Alessio D'Amato. In molti ritengono che l'esito del voto rappresenti un test per valutare la gestione dei rapporti di forza all'interno del centrodestra dopo le elezioni politiche del 2022. I seggi riapriranno lunedì e si potrà votare fino alle 15.