Sostegno all'Ucraina, Scholz: "Fornire rapidamente due battaglioni di carri armati"

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Dopo che il cancelliere tedesco ha annunciato l'invio dei carri armati, seguito probabilmente a ruota da Spagna e Stati Uniti, reazioni ovviamente altalenanti si registrano sui fronti dei Paesi diretti interessati

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In Germania si abbatte un altro muro, rappresentato in tal caso da quello della resistenza dell'esecutivo di Olaf Scholz nel consegnare all'Ucraina gli agognati Leopard.

Dopo settimane di pressioni interne e internazionali, il cancelliere ha spiegato in Parlamento il cambio di rotta e gli obiettivi finalizzati all'invio dei carri armati.

"Il nostro obiettivo - dice Olaf Scholz, cancelliere tedesco - è fornire rapidamente due battaglioni di carri armati insieme ai nostri alleati.

Ci sono molti Paesi che vorrebbero donare forniture, noi li coordineremo e li coinvolgeremo affinché ciò accada, passo dopo passo".

Forniremo addestramento, logistica, munizioni e manutenzione dei sistemi e consentiremo ai Paesi partner di essere in grado di farlo
Olaf Scholz
cancelliere tedesco

Scholz assicura di voler evitare un'escalation militare: a Kiev, l'annuncio della fornitura è stato prevedibilmente molto gradito.

Reazioni interessate

In un tweet, Volodymyr Zelensky si dichiara grato nei confronti del cancelliere per la decisione, apprezzando "carri armati tedeschi, ampliamento del supporto alla difesa, missioni di addestramento, via libera ai partner per la fornitura di armi simili".

Gli fa eco il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, per il quale "la decisione di Scholz di inviare Leopard in Ucraina è un grande passo avanti per fermare la Russia". 

Ralf Hirschberger/(c) dpa-Zentralbild
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Intanto, pare che anche la Spagna stia per aderire al piano per inviare carri armati a Kiev: secondo i locali organi di stampa, Madrid è pronta ad allinearsi alla decisione internazionale.

Resta da capire in quali termini il governo spagnolo intenda contribuire nello specifico.

Novità in merito dovrebbero giungere da una riunione in programma tra la titolare del ministero della Difesa, Margarita Robles, ed i capi di Stato maggiore.

Tuoni e fulmini da Mosca

Commenti all'accaduto tutt'altro che distensivi, intanto, pervengono dal Cremlino.

"La cosa principale - dice Dmitri Peskov, portavoce di Vladimir Putin - è che questa è una sopravvalutazione del tutto ovvia del potenziale che la fornitura di carri armati aggiungerebbe alle Forze armate ucraine.

È ancora un altro errore, piuttosto ampio, abbiamo ribadito che questi carri armati bruceranno come tutti gli altri".

Già pronti gli Stati Uniti, che invieranno 30 carri armati Abrams a Kiev. la conferma giunge da due funzionari americani.

L'annuncio ufficiale della decisione arriverà a giorni, sebbene i tempi di consegna non siano stati chiariti ed occorrano svariati mesi per addestrare le truppe ad utilizzare i carri armati.

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