100 missili russi sull'Ucraina: "È questa la pace che vuole Putin?"

Missili e contraerea
Circa 100 missili russi - in buona parte intercettati dalla contraerea ucraina - sono piovuti su diverse regioni dell'Ucraina, danneggiando gravemente la rete elettrica e colpendo edifici residenziali di Kiev (in particolare nella zona di Druzhby Narodiv), uccidendo almeno una persona.
Lo ha confermato il sindaco della capitale, l'ex campione di pugilato Vitali Klitschko.
Secondo il vice responsabile dell'ufficio presidenziale di Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, "70 missili russi e 10 droni sono stati intercettati e distrutti dalla contraerea ucraina".
Due esplosioni in Polonia
I vigili del fuoco del villaggio polacco di Przewodow, a 10 km dal confine con l'Ucraina, hanno confermato che due persone sono morte a seguito di due esplosioni che hanno colpito un sito dove si essiccano i cereali.
Un errore russo? Un attacco deliberato? Un missile russo deviato dalla contraerea ucraina?
Black out anche in Moldova
Metà di Kiev, ha aggiunto il sindaco Klitschko, è senza corrente (i black out hanno colpito addirittura zone della vicina Moldova, la capitale Chisinau e la regione indipendentista filorussa Transnistria).
Oltre che Kiev, gli attacchi russi hanno colpito, tra le altre zone, Kharkiv, Mykolaiv e Leopoli. città non lontana dal confine con la Polonia.
Colpite anche Kryvvi Rih (la città natale di Zelensky: presa di mira una miniera), Zhytomyr, Khmelnytskyi, Rivne e Kremenchuk.
Questi massicci attacchi russi sono arrivati il giorno dopo la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kherson, appena liberata, e dopo il suo video-discorso al G20, in cui chiede di "porre fine alla guerra, ma senza compromessi".
➡️ Per saperne di più: I 10 punti di Zelensky per la pace
Kuleba: "Questa è la pace che vuole la Russia?"
In un tweet, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che "questi bombardamenti sono la pace che la Russia dice di cercare", convinto che gli attacchi russi siano proprio una risposta al discorso di Zelensky al G20.
La quiete di Nova Kakhovka
Il rumore assordante delle bombe in molte città ucraine contrasta con la quiete della vicina città di Nova Kakhovka, occupata dai russi. Le autorità imposte da Mosca l'hanno appena evacuata, di fronte all'avanzata delle truppe ucraine.
La versione russa
Nel frattempo, il Cremlino continua a raccontare la sua versione della guerra: tutto starebbe andando secondo i piani e le truppe russe avrebbero fatto progressi nella regione di Donetsk. Esaltandosi per la liberazione del villaggio di Pavlivka.
Le famiglie di Kherson
A Kherson, la storia viene raccontata in modo diverso...
Il ritiro delle truppe russe ha permesso alle famiglie separate dalla guerra di rivedersi, finalmente.
Dopo 265 giorni, la guerra non è affatto finita, ma per i residenti di Kherson ogni bandiera gialloblu sventolata, ogni bacio e ogni abbraccio nella zona liberata ha il sapore della vittoria.