Zelensky a Kherson: "Impossibile uccidere l'Ucraina". Stoltenberg: "Dobbiamo mantenere la rotta"

Giornata emozionante per presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita a sorpresa a Kherson.
Le truppe di Kiev hanno ripreso il controllo dell'unico capoluogo di regione caduto in mano russa dopo l'invasione del 24 febbraio scorso.
"Kherson libera è l'inizio della fine della guerra"
Per Zelensky, la liberazione di Kherson è l'inizio della fine della guerra. Che sia anche l'inizio dei negoziati di pace? Sembra proprio di sì. "Diamo pronti a trattare", ha aggiunto il presidente ucraino.
"La vita normale sta tornando"
Nella regione di Kherson è in corso il ripristino della fornitura di elettricità e delle linee di comunicazione.
Lo ha annunciato sul suo canale Telegram lo stesso Zelensky.
"La vita normale sta ritornando nei territori liberati della regione di Kherson", ha affermato Zelensky, assicurando che "gradualmente appariranno centri di assistenza per la popolazione".
Silenzio russo
La Russia, che solo poche settimane fa aveva dichiarato Kherson territorio russo, preferisce rimanere in silenzio. dopo aver ordinato il ritiro delle sue truppe dalla città.
Dmitry Peskov, il portavoce di Putin, glissa così sulla visita di Zelensky a Kherson:
"Non vogliamo commentare. Sapete che è territorio della Federazione Russa".
Cautela della Nato
Per il Segretario Generale della Nato è presto per cantar vittoria. Dall'Aja - dove ha incontrato i ministri della Difesa e degli Esteri olandesi - Jens Stoltenberg ha avvertito:"I prossimi mesi saranno difficili. L'obiettivo di Putin è lasciare l'Ucraina al freddo e al buio quest'inverno. Quindi, dobbiamo mantenere la rotta".
Onu: risoluzione contro la Russia
L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato con 94 voti a favore, 14 contrari e 73 astenuti una risoluzione in cui si chiede che la Russia sia responsabile per le sue violazioni della legge internazionale in Ucraina.
Il testo domanda che i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite creino "un registro internazionale" per documentare le richieste di danni, perdite o lesioni agli ucraini causati dalla Russia.
Tra i 14 Paesi che hanno votato "No", anche Cina e Iran.
Voglia di festeggiare, almeno per ora
I russi hanno, infatti, volontariamente distrutto le infrastrutture di base di Kherson, prima di abbandonare la città.
La società energetica statale Ukrenergo, ad esempio,.ha riferito che la principale centrale elettrica della regione era stata "praticamente distrutta" dai russi in ritirata.
I residenti sono consapevoli delle difficoltà che li attendono, ma per il momento hanno soprattutto voglia di festeggiare...