Attacchi russi alle infrastrutture ucraine. Il G7: "Vogliono affamare il Paese"

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Di Euronews
Dal G7 dei ministri degli esteri riunito nella città tedesca di Münster, l'impegno a moltiplicare gli aiuti all'Ucraina in vista dell'inverno
Dal G7 dei ministri degli esteri riunito nella città tedesca di Münster, l'impegno a moltiplicare gli aiuti all'Ucraina in vista dell'inverno   -  Diritti d'autore  Martin Meissner/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.

Dal G7 dei Ministri degli esteri in Germania, l'impegno a non lasciare la Russia "affamare" l'Ucraina e sprofondarla nel buio durante i mesi invernali. In difficoltà sul piano militare, l'interpretazione condivisa, Putin starebbe provando a piegare il Paese, colpendone le infrastrutture. 

"In difficoltà sul piano militare, la Russia vuole sprofondare l'Ucraina nel buio"

"La Russia non può occupare l'Ucraina. Non può vincere sul piano militare e non può vincere la guerra - ha martellato l'Alto rappresentante della politica estera UE, Josep Borrell -. Sta quindi distruggendo sistematicamente il Paese. Milioni di ucraini non hanno più accesso all'elettricità. Putin vuole privare l'Ucraina di elettricità per l'inverno. E questo è un crimine di guerra".

Putin vuole privare l'Ucraina di elettricità per l'inverno. E questo è un crimine di guerra
Josep Borrell
Alto rappresentante della politica estera UE

Tende, riscaldamenti e coperte: i grandi del Pianeta moltiplicano gli aiuti

Impegno comune, di fronte all'intensificarsi dei bombardamenti russi è moltiplicare gli aiuti con l'invio di tende, coperte, letti e apparecchi per il riscaldamento. "Al momento - informava nel pomeriggio di ieri il presidente ucraino Zelensky - i consumatori sconnessi dalla rete elettrica sono circa 4,5 milioni". 

Soddisfazione USA e rassicurazioni a Kiev

Con la due giorni di Münster ancora in corso, a rassicurare Kiev sul sostegno delle potenze più industrializzate, anche un nuova riunione a livello dei Ministri degli esteri del G7, già in programma per metà dicembre a Parigi. Soddisfazione anche da parte degli Stati Uniti, che per bocca di un diplomatico di alto rango parlano di "coordinamento provvidenziale" anche di fronte ad altre sfide internazionali, come il moltiplicarsi delle provocazioni nordcoreane.