La ministra Braverman si esprime in parlamento in termini considerati inaccettabili pure da alcuni suoi colleghi di governo. Tutto mentre la gestione del flusso migratorio è criticata da più parti
Il primo scivolone del nuovo governo britannico di Rishi Sunak porta la firma della ministra dell'interno Suella Braverman di cui i laburisti chiedono le dimissioni. A pochi giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo un pezzo importante è già sotto pressione massima.
La ministra ultraconservatrice ha parlato d' "invasione" riferendosi ai migranti beccandosi la reprimenda pure del ministro dell'immigrazione, il compagno di governo Robert Jenrick. "I britannici devono sapere quale partito è responabile dell'invasione sulle nostre coste meridionali" - ha detto Braverman in parlamento in giorni in cui la gestione del flusso migratorio in Gran Bretagna è oggetto di critiche.
Attacco con molotov al centro migranti di Dover
Nonostante brexit, infatti, e nonostante le promesse di linea dura anti-immigrazione, 40mila migranti quest'anno hanno attraversato la Manica per approdare in Gran Bretagna. Gli hotspot scoppiano, le tensioni salgono. Ad esempio a Dover un uomo, che poi si è tolto la vita, ha colpito con bombe molotov il centro migranti facendo 2 feriti lievi. Al centro di Manson nel Kent, ci sono il doppio degli ospiti rispetto alla capacità. Diverse latitudini stessi problemi. Stessi ministri che provano ad arginare il mare.
Suella Braverman è considerata uno degli ossi più duri dell'esecutivo. Costretta a dimettersi dall'esecutivo di Liz Truss per aver inviato con un account personale documenti ufficiali, sei giorni dopo Braverman è rientrata dalla finestra, chiamata all'ufficio di ministro dell'interno da Rishi Sunak.