L'incendio alla prigione di Evin a Teheran è scoppiato mentre le proteste antigovernative sono entrate nella quinta settimana
Almeno otto detenuti sono morti nell'incendio divampato nel carcere di Evin a Teheran nei giorni scorsi.
Secondo Mizan Online, il sito dell'Autorità giudiziaria, quattro persone "sono decedute in ospedale, portando a otto il bilancio delle vittime".
Non è ancora chiara l'origine del rogo anche se le autorità accusano alcuni detenuti di aver appiccato il fuoco a un magazzino di vestiti dell'istituto penale.
La prigione ospita sia persone che devono scontare la pena per aver commesso reati sia prigionieri politici. I video online mostrano scene caotiche, con la sirena della prigione che suona mentre le fiamme si levano dal complesso,
Le foto satellitari scattate domenica (Planet Labs Pbc) mostrano il tetto bruciato di un grande edificio che fa parte della sezione settentrionale della prigione.
L'incendio è scoppiato mentre le proteste antigovernative, innescate dalla morte di una giovane donna, Mahsa Amini, dopo il suo arresto da parte della polizia, sono entrate nella quinta settimana.
Secondo un nuovo rapporto dell'ong Iran Human Rights, con sede a Oslo, più di 120 manifestanti sono stati uccisi nella repressione delle manifestazioni nel Paese.