La camera bassa voterà una modifica della costituzione. Putin ha assicurato di non voler annettere nessun altro territorio
Dopo i risultati dei referendum-farsa, la Duma, la camera elettiva del parlamento russo, si riunisce per approvare l'annessione delle quattro regioni ucraine occupate dall'esercito russo, che sul campo di battaglia continua a perdere località strategiche. La camera bassa voterà "l'introduzione di alcuni emendamenti nelle leggi costituzionali e della ratifica di trattati internazionali", ha dichiarato domenica alla televisione di Stato Vyacheslav Volodin, che presiede la Duma.
Secondo i documenti, la lingua ufficiale delle quattro regioni sarà il russo, anche se sarà consentito l'uso dell'ucraino, e la moneta nazionale sarà il rublo. Martedì sarà la volta del Consiglio della Federazione, il Senato russo, che la ratificherà prima che la legge venga promulgata dal presidente Putin. Lo stesso capo dello Stato russo si è poi rivolto al popolo ucraino in un discorso televisivo assicurando che Mosca non punterà "alla divisione dell'Ucraina" e non intende annettere "altre regioni". Lo stesso copione era stato seguito in Crimea nel 2014.
Le ultime dal fronte
Il presidente ucraino è tornato a complimentarsi per l'impresa dell'esercito di Kyiv a Lyman. La città, importante snodo ferroviario del Donbass, è completamente sgombra dalle forze russe, che sono state respinte in diverse aree, dice il capo dello Stato.
"Si dice che qualcuno da qualche parte ha organizzato degli pseudo-referendum, ma quando la bandiera ucraina tornerà in tutta l'Ucraina, nessuno si ricorderà della farsa russa fatta di inutili pezzi di carta e presunte annessioni, ma di certo se lo ricorderanno, le forze dell'ordine ucraine per far pagare i responsabili dell'aggressione contro il nostro Stato", ha ironizzato.
Nel suo video-messaggio serale Zelensky ha anche affermato che le forze di Kyiv hanno liberato gli insediamenti di Arkhanhelske e Myrolyubivka nella regione di Kherson, nel Sud del Paese.
Le parole di Zelenskyy arrivano nello stesso giorno del varo della prima corvetta da guerra in costruzione per la Marina ucraina a Istanbul. La nave è frutto del lavoro dei costruttori turchi che se ne occupano dall'aprile del 2021