arrivato nella città costiera di Santos alla guida di un corteo di centauri, Bolsonaro ha chiamato il suo avversario Lula "il più grande ladro nella storia del Brasile"
ll conto alla rovescia è ormai partito, e a tre giorni dall'apertura delle urne la campagna elettorale diventa sempre più incendiaria in Brasile.
Nel suo comizio nella città costiera di Santos, Jair Bolsonaro mercoledì ha fatto un ingresso assai pittoresco: arrivato in motocicletta, alla testa di una carovana di centauri, il Presidente in carica ha risfoderato i suoi più rodati cavalli di battagli
"Non permetterò la legalizzazione delle droghe nel nostro Paese - ha dichiarato - non accetterò l'ideologia gender nelle scuole: difenderemo a ogni costo la famiglia tradizionale".
Riferendosi alle sue vicende giudiziarie, Bolsonaro ha definito il suo avversario, il due volte presidente Ignacio Lula Da Silva, come "il più grande ladro nella storia del Brasile".
Ma i sondaggi al momento sembrano premiare Lula, che per molti analisti potrebbe diventare presidente già al primo turno del 2 ottobre.
Intanto, l'ex presidente ha voluto rassicurare l'elettorato su uno dei temi più divisivi per il paese: in caso di un nuovo mandato - ha detto ai media locali Guilherme Mello, consulente economico nello staff di Lula - non ci sarà alcun aumento del carico tributario, ma una diversa composizione fiscale.
Mello non ha divulgato i dettagli del programma economico, ma in linea generale dovrebbe conciliare sostenibilità fiscale, ripresa degli investimenti pubblici e aumento della spesa sociale