Altre parti dei silos di grano, danneggiati dall'esplosione al porto di Beirut del 4 agosto 2020, sono crollate nella notte: è la terza volta che accade, nelle ultime tre settimane
Gli effetti dell'esplosione al porto di Beirut di due anni fa sembrano non finire mai.
Altre parti dei silos di grano danneggiati dall'esplosione del 4 agosto 2020 sono crollate nella notte: è la terza volta che accade, nelle ultime tre settimane.
Le parti dei silos crollate erano tra gli ultimi pezzi rimasti del blocco settentrionale della struttura, che ha subito i danni maggiori durante la tremenda esplosione, che ha sconvolto la vita del Libano e dei libanesi, provocando oltre 200 vittime e 7.000 feriti.
In totale, otto silos nel blocco nord sono già crollati: quattro il 31 luglio scorso e altri quattro il 4 agosto, in occasione del secondo anniversario dell'esplosione.
Gli esperti affermano che un crollo di altri silos nel blocco settentrionale è inevitabile.
Un memoriale al cielo aperto
L'associazione dei familiari delle vittime ha chiesto che il sito diventi un memoriale a cielo aperto della tragedia.
Il governo libanese ha deciso, pochi giorni fa, di demolire parte delle rovine del silos di Beirut e di preservare il suo lato meno debole, come soluzione ai ricorrenti incendi che la struttura sta subendo da più di un mese.
Il piano permetterà di rimuovere i resti di grano, la cui fermentazione sta causando gli incendi nei granai, ora inaccessibili per il pericolo di crollo.
Euronews racconta
Il primo anniversario dell'esplosione al porto di Beirut.
Servizio del 4.8.2021