A marzo la Banca mondiale gli ha concesso un prestito per migliorare il sistema di irrigazione
Siccità a livelli record anche in Marocco. I laghi artificiali si riempiono solo di un quarto. Mai così male da 40 anni.
La diga di Al Massira, che copre il fabbisogno d'acqua di milioni di abitanti - tra cui i cittadini di Casablanca - è al 5 percento della sua portata. Un villaggio vicino al bacino non ha più acqua corrente. E l'estate ancora non è finita.
"La situazione è degenerata negli ultimi 6/7 anni - dice Mohamed Sbai, un ex contadino - Non piove più. Hanno messo delle fontane nel villaggio, ma sono attive solo 1/2 volte a settimana. Quando c'è acqua si formano delle code di 20/30 persone. È shockante vedere la gente che sgomita per un po' d'acqua".
Il Marocco riesce ad assicurare solo 600 metri cubi di acqua pro capite. Negli anni 60 la quantità era quattro volte superiore. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità la quantità minima è di 1700 metri cubi a persona.
Il ministro dell'Interno ha chiesto alle autorità locali di limitare il consumo d'acqua, se necessario, e di proibire l'uso di acqua potabile per irrigare aree verdi e campi da golf.
Più dell'80 percento delle riserve d'acqua sono consumate dall'agricoltura, un settore chiave che vale il 14 percento del Pil. A marzo la Banca Mondiale ha concesso al Marocco un prestito di 180 milioni di dollari per migliorare la qualità dei servizi di irrigazione ed evitare così gli sprechi.