Kosovo: rinviato di un mese il divieto di documenti e targhe serbi

Le proteste alla frontiera tra Kosovo e Serbia
Le proteste alla frontiera tra Kosovo e Serbia Diritti d'autore Screenshot via EBU
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Di Euronews
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Pristina ha deciso di rimandare al primo settembre l'entrata in vigore delle nuove norme, dopo le proteste della minoranza serba nelle città di confine

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Rinviata di un mese l'entrata in vigore delle nuove norme che vietano l'uso di documenti di identità e targhe serbe in Kosovo. Il governo di Pristina ha deciso di rimandarla al primo settembre, per placare le tensioni tra polizia e comunità locali, scoppiate nei giorni scorsi nella regione del nord del Paese, a maggioranza serba.

I manifestanti kosovari di etnia serba avevano bloccato due valichi di confine, spingendo le autorità locali a chiuderli domenica sera per qualche ora. "La situazione generale di sicurezza nelle municipalità settentrionali del Kosovo è tesa", ha fatto sapere la missione guidata dalla Nato in Kosovo.

La disputa ha riacceso le tensioni tra le due nazioni, che persistono da quando il Kosovo ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza nel 2008. Da allora, 50.000 serbi che vivono nel nord del Paese utilizzano targhe e documenti rilasciati dalle autorità di Belgrado, rifiutandosi di riconoscere le istituzioni della capitale Pristina.

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