Il vicesindaco dell'isola chiede aiuto a Salvini; sono morti di sete e caldo i 5 migranti arrivati ieri cadavere a Messina
La conta degli sbarchi di migranti a Lampedusa nella penultima domenica di luglio, a fine giornata aveva raggiunto la trentina; questo lunedì di mattina presto altri sette sbarchi; oltre 1000, forse oltre 1100 sono i migranti arrivati in 24 ore sull'isola delle Pelagie, difficile tenere il conto mentre barchini e imbarcazioni di fortuna magari partiti dai porti tunisini di Sfax , Zarzis , Chebba, toccano terra uno dietro l'altro, a bordo piccoli gruppi di persone. Altri sono stati soccorsi in mare dalla guardia costiera.
Condizioni igieniche precarie all'hotspot di Lampedusa
L'hotspot di Lampedusa conta all'alba di lunedì 1871 ospiti a fronte di 350 posti, il vicesindaco dell'isola, leghista, è in contatto col leader del suo partito Matteo Salvini, gli ha chiesto aiuto. 200 migranti sono stati trasferiti in tarda mattinata : 150 sulla nave "Sansovino" che giungerà in serata a Porto Empedocle. Altri 50 circa sono in partenza con una motovedetta della Guardia costiera. Tra la serata e domattina - secondo il piano di evacuazione varato dalla prefettura di Agrigento - arriverà a Lampedusa la nave Diciotti che imbarcherà altre 350 persone. La prefettura è in costante contatto con il ministero dell'Interno per organizzare, stabilendo anche con quali mezzi e quali destinazioni, ulteriori trasferimenti.Ovviamente le condizioni igieniche sono precarie, aggravate dalle temperature roventi.
Quasi 700 a mare sulle navi delle Ong
Intanto da giorni altre persone apettano a mare sulle navi delle Ong; la Sea Watch 3 a bordo ha ben 428 migranti , l'Ocean Viking ne trasporta altri 268, oltre 100 minori non accompagnati. Loro ce l'hanno fatta, sono invece morti di sete e di caldo 5 migranti, 5 uomini adulti, attualmente all'obitorio dlel'ospedale di Messina, sbarcati domenica; i loro compagni di viaggio soccorsi al largo della Calabria mentre erano in circa 600 su un peschereccio, hanno raccontato che sono morti di sete e di caldo durante una traversata di 5 interminabili giorni, non hanno avuto il coraggio di buttare i corpi a mare sebbene il loro stato non consenta neanche l'ispezione medica.