La Gironda francese ancora in fiamme, si spera nel calo delle temperature

squadre di vigili al lavoro nella regione francese della Gironda, martedì 19 luglio 2022
squadre di vigili al lavoro nella regione francese della Gironda, martedì 19 luglio 2022 Diritti d'autore PHILIPPE LOPEZ/AFP
Diritti d'autore PHILIPPE LOPEZ/AFP
Di Anelise Borges
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Il reportage della nostra inviata Anelise Borges

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È uno dei più grandi incendi mai visti in Francia quello che nell'ultima settimana ha inghiottito la regione della Gironda.

A mostrarci l'entità della devastazione è il tenente colonnello dei vigili del fuoco Pitault, con il quale attraversiamo in macchina boschi e radure ridotte in cenere "Avete visto, da quando siamo partiti, il numero di chilometri che abbiamo percorso dove entrambi i lati sono bruciati? Questo vi dà un'idea della superficie colpita. Per noi è enorme. E dovete capire che non c'è un solo incendio. Ce ne sono almeno due. E ognuno di questi, quello di Teste-de-Buch o questo qui a Landiras, ha le dimensioni di quello che siamo abituati a gestire in un'intera estate. "

Ventimilaettari di foresta sono stati distrutti fino ad ora, con 35mila residenti già evacuati. Chi resta, molto spesso, lo fa per unirsi come può alle operazioni di soccorso: tra loro, Jerome Massignani, un agricoltore locale che,  col suo trattore al quale ha agganciato delle cisterne, sta irrigando i lati della strada, per impedire al fuoco di tornare. Quando gli chiediamo perché sia voluto restare, ci dice che vuole aiutare a salvare la parte di foresta che non è andata bruciata

Oltre 2.000 vigili del fuoco sono stati dispiegati nella regione, ma le autorità sottolineano come i venti forti e il caldo secco abbiano alimentato l'incendio, che resta tuttora fuori controllo: i venti, soprattutto, continuano a spingere l'incendio in direzioni diverse, costringendo i vigili a ripiegare e spostarsi più volte al giorno.

"Combattiamo gli incendi ogni anno - ci racconta il maresciallo dei vigili Franck Quenelle - ma questo è molto difficile da gestire perché si espande ovunque. Siamo dappertutto, cerchiamo di essere il più veloci ed efficienti possibile: ma poco fa, ad esempio,  siamo andati dall'altra parte e il fuoco ricominciato qui. Se non continuiamo a spostarci, il fuoco ricomincia da un'altra parte". 

A facilitare il lavoro dei pompieri potrebbe il clima più mite atteso nei prossimi giorni. Ma se l'impatto ambientale sulla più grande area forestale della Francia si farà sentire per generazioni, c''è un'enorme gratitudine per i soccorritori che hanno contribuito a ridurre al minimo la tragedia.

"I vigili del fuoco hanno fatto un lavoro straordinario" racconta un residente. "Sono degli eroi. Le fiamme erano alte come i pini ed erano a 20 metri da casa mia. Mi hanno permesso di tornare a controllare i miei animali: ho solo due polli, niente di che, ma hanno salvato i miei polli e la mia casa".

Secondo gli inquirenti, all'origine dell'incendio potrebbe esserci il guasto che ha mandato a fuoco un veicolo costeggiato ai lati di un bosco. 

Le autorità speravano in un primo miglioramento del clima registrato martedì, che però si è rivelato tutt'altro che decisivo

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