La posizione dell'Iran, impegnato in un'opera di mediazione, segue l'annuncio di Ankara di nuove manovre militari nel nord della Siria
Il ministro degli esteri iraniano ha incontrato il suo omologo siriano e il presidente siriano Bashar al Assad durante una visita di Stato a Damasco.
In oggetto l'azione militare turca in Siria: destabilizza la regione, ne sono convinti a Teheran. Ancora di più dopo che Ankara ha annunciato di voler lanciare una nuova offensiva contro i curdi nel nord del Paese.
"Faremo del nostro meglio per impedire qualsiasi operazione militare e ci concentreremo su una soluzione politica", ha detto Hossein Amir-Abdollahian, ministro degli esteri iraniano.
L'opera di mediazone dell'Iran
L'Iran è un importante alleato del presidente siriano Bashar al-Assad e un importante partner commerciale per la Turchia e cerca di mediare tra le parti.
"Apprezziamo la politica iraniana che in questo campo chiede di migliorare le relazioni con i paesi vicini e riteniamo che sia davvero necessario rispondere a questa volontà perché è una vera espressione della sovranità, libertà e indipendenza del processo decisionale in questa regione", ha detto il ministro degli esteri siriano Faisal Mekdad.
Da anni un tema cruciale divide Ankara e Damasco: la Turchia intende espandere la cosiddetta zona di sicurezza all'interno della Siria per inviarci un milione di rifugiati siriani. I respingimenti oltre frontiera, anche di rifugiati con permesso di permanenza in Turchia, sono una pratica illegale incrementata negli ultimi mesi come denuncia anche Anmesty International.