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Teheran condanna l'offensiva turca contro i curdi in Siria

Il ministro degli esteri iraniano, a sinistra, e il suo omologo siriano
Il ministro degli esteri iraniano, a sinistra, e il suo omologo siriano Diritti d'autore LOUAI BESHARA/AFP or licensors
Diritti d'autore LOUAI BESHARA/AFP or licensors
Di euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La posizione dell'Iran, impegnato in un'opera di mediazione, segue l'annuncio di Ankara di nuove manovre militari nel nord della Siria

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Il ministro degli esteri iraniano ha incontrato il suo omologo siriano e il presidente siriano Bashar al Assad durante una visita di Stato a Damasco.

In oggetto l'azione militare turca in Siria: destabilizza la regione, ne sono convinti a Teheran. Ancora di più dopo che Ankara ha annunciato di voler lanciare una nuova offensiva contro i curdi nel nord del Paese.

"Faremo del nostro meglio per impedire qualsiasi operazione militare e ci concentreremo su una soluzione politica", ha detto Hossein Amir-Abdollahian, ministro degli esteri iraniano.

L'opera di mediazone dell'Iran

L'Iran è un importante alleato del presidente siriano Bashar al-Assad e un importante partner commerciale per la Turchia e cerca di mediare tra le parti.

"Apprezziamo la politica iraniana che in questo campo chiede di migliorare le relazioni con i paesi vicini e riteniamo che sia davvero necessario rispondere a questa volontà perché è una vera espressione della sovranità, libertà e indipendenza del processo decisionale in questa regione", ha detto il ministro degli esteri siriano Faisal Mekdad. 

Da anni un tema cruciale divide Ankara e Damasco: la Turchia intende espandere la cosiddetta zona di sicurezza all'interno della Siria per inviarci un milione di rifugiati siriani. I respingimenti oltre frontiera, anche di rifugiati con permesso di permanenza in Turchia, sono una pratica illegale incrementata negli ultimi mesi come denuncia anche Anmesty International.

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