Sciolta la Knesset, la prossima settimana il posto di premier ad interim sarà assunto dal ministro degli Esteri Yair Lapid. Intanto, Netanyahu si prepara a dare battaglia
Israele va verso la quinta elezione in tre anni dopo che il Primo ministro Naftali Bennett ha annunciato lo scioglimento della Knesset per la prossima settimana, ponendo fine al 36° governo israeliano dopo mesi di tentativi di stabilizzazione di una coalizione frammentata composta da otto partiti ideologicamente eterogenei.
"Io e il ministro degli Esteri Yair Lapid, abbiamo deciso di lavorare insieme, di sciogliere la Knesset e di fissare le elezioni in un momento concordato - ha annunciato Bennet - trasferendo allo stesso tempo il potere in modo ordinato e garantendo l'interesse nazionale dello Stato di Israele".
Proprio Lapid, come da accordi pre-esistenti, assumerà il ruolo di primo ministro ad interim "Anche se andremo alle elezioni tra pochi mesi - ha dichiarato - le nostre sfide come Stato non possono aspettare: dobbiamo affrontare il caro vita, gestire la lotta contro l'Iran, Hamas ed Hezbollah e affrontare le forze che minacciano di rendere Israele uno Stato non democratico".
Una notizia gradita per l'ex primo ministro di lungo corso Benjamin Netanyahu che potrebbe provare a tornare nuovamente sella. "Questa sera la gente sorride - ha detto ai media l'ex premier - ci stiamo liberando del peggior governo della storia di Israele".
Se tutto andrà come previsto, le prossime elezioni dovrebbero tenersi in ottobre.