"Riforma Cartabia", sciopero dei magistrati in tutta Italia: adesione (bassa) al 48%

La perplessità del Presidente dell'ANM, Giuseppe Santalucia. (Milano, 16.5.2022)
La perplessità del Presidente dell'ANM, Giuseppe Santalucia. (Milano, 16.5.2022) Diritti d'autore Screengrab by Video RAI
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Dopo 12 anni dall'ultima volta, le toghe italiane hanno nuovamente incrociato le braccia, per ridiscutere la riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario, approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato. Adesione al di sotto delle aspettative dell'Associazione Nazionale Magistrati

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Sciopero dei magistrati, lunedi, in tutta Italia. 

L'adesione a livello nazionale è stata di poco  superiore al 48%.
Una percentuale che impallidisce di fronte all'80% di astensione raggiunto nel 2010, l'ultima protesta - allora per ragioni economiche - delle toghe. E lontana anni luce dal 68% del 2002, quando i giudici si mobilitarono contro la riforma dell'ordinamento giudiziario del ministro leghista Castelli.

Stavolta l'obiettivo è la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura e dell'ordinamento giudiziario, approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato, da giovedì.

Twitter ANM
Le ragioni dello sciopero.Twitter ANM

Il risultato della mobilitazione, però, non può non aver deluso il sindacato delle toghe, soprattutto visto che i primi dati parlavano, invece, di una partecipazione superiore al 60%.

Tra le grandi città, Roma è sotto la media nazionale con il 38%.
Milano è al 51%, ma al tribunale del capoluogo lombardo il dato è sceso al 39%. 
Sopra la media Napoli (53%), Palermo (58%), Reggio Calabria (53%), Salerno (54%) e Peurgia (50%). Flop evidentissimo in Cassazione, con il 23%.

Sulla riforma dell'ordinamento giudiziario, è intervenuto Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM)

"Rischiamo un rallentamento della macchina della giustizia, non un miglioramento. Noi, come categoria professionale, proprio per lo scandalo-Palamara e tutto quello che ha portato alla perdita di credibilità, già segnalata più volte dalla Presidente della Repubblica come un vero problema, siamo i primi - unitamente agli utenti della giustizia - ad essere interessati a migliorare il servizio". 

"Lo sciopero, più che contro la ministra Cartabia. è rivolto contro
gli emendamenti che sono stati introdotti in sede parlamentare, fortemente peggiorativi del testo iniziale".
Giuseppe Santalucia
Presidente Associazione Nazionale Magistrati (ANM)
Screengrab by Video RAI
Giuseppe Santalucia intervistato al Palazzo di Giustizia di Milano. (16.5.2022)Screengrab by Video RAI

"In un contesto generale non facile, c'è stato un livello di adesione all'astensione intorno al 50%, comunque importante. Il che dimostra come l'ANM si sia fatta interprete autorevole del disagio e della preoccupazione reale di tanti magistrati", commenta il segretario dell'ANM, Salvatore Casciaro, esprimendo l'auspicio che ci sia, da parte della forze politiche, la volontà di confrontarsi per apportare alla riforma i "dovuti correttivi".

Inevitabili le reazioni alla protesta. 
Tiene le distanze il vicepresidente del CSM, David Ermini
Lo sciopero è legittimo, "ma io non l'avrei fatto", dice il numero due di Palazzo dei Marescialli, auspicando che la riforma venga approvata.

Nessun commento sullo sciopero da parte della ministra italiana della Giustizia, Marta Cartabia, che rivolgendosi ai giovani dell'Istituto penitenziario minorile "Cesare Beccaria di Milano", che ha visitato, ha parlato della giustizia come "un volto amico che offre una seconda possibilità per tutti".

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