Sequestrato lo yacht Sheherazade a Marina di Carrara

500 € al giorno per il posto nave al porto; 40.000 € al mese per gli stipendi del personale, poi c'è l'acqua l'elettricità ecc. il costo totale annuo per mantenere uno yacht di 60 metri è 800mila euro. Costi che potrebbero ricadere sulle spalle dei contribuenti dopo il sequestro degli yacht degli oligarchi russi.
Quello che vedete nelle immagini è lo Scheherazade che di metri ne fa 120 e secondo il team del dissidente russo Navalny apparterrebbe al presidente russo Putin. È fermo al porto di Marina di Carrara e da questo venerdì è sequestrato per decisione del ministro dell'economia Daniele Franco. Lo yacht potrebbe appartenere, secondo gli investigatori all'ex presidente di Rosneft e proprietario della villa di Portofino dove morì la contessa Francesca Vacca Agusta, l'oligarca Eduard Khudaynatov, figura attualmente non inserita nella lista dei sanzionati ma l'Italia ha chiesto che vi venga aggiunto.
Si dice che l'imbarcazione sia dotata di una spa, piscina, due eliporti, un camino e un tavolo da biliardo progettato per inclinarsi in modo da ridurre l'impatto delle onde. Martedì, dopo mesi di manutenzione, è stato messo in acqua e secondo il New York Times ha iniziato a rifornirsi di carburante,a preparasi per prendere il largo. Poi però è arrivato l'ordine di sequestro: lo yacht per il momento resta a Marina di Carrara.