Gli organizzatori del torneo londinese: abbiamo seguito le linee guida del governo britannico. Niente giocatori russi e bielorussi: "Nemmeno se i tennisti facessero una dichiarazione contro l'invasione...". Almeno ci sarà Nole Djokovic: il vaccino non è più obbligatorio nel Regno Unito...
Le linee guida del governo britannico hanno lasciato Wimbledon senza "nessuna alternativa praticabile": è la spiegazione del presidente dell'All England Lawn Tennis & Croquet Club - che organizza il torneo londinese - Ian Hewitt, per l**'esclusione dei tennisti russi e bielorussi** dal torneo di Wimbledon di quest'anno, in calendario dal 27 giugno al 10 luglio.
WTA e ATP (le associazioni delle tenniste e dei tennisti) hanno criticato la decisione di Wimbledon e stanno tenendo riunioni, a Madrid questa settimana, per decidere come reagire, con la possibile rimozione dei punti ottenuti a Wimbledon ai fini di una classifica mondiale più equa.
A causa della guerra in Ucraina, quindi, niente erba inglese - tra gli altri esclusi - per Daniil Medvedev, n.2 del mondo, e per Andrey Rublev, n.8, che ha parlato apertamente di "discriminazione".
Il divieto di partecipazione riguarda anche i media russi e bielorussi, mentre è ancora da verificare la possibile presenza di allenatori (e staff russi) di tennisti di altre nazionalità.
Djokovic c'è!
Una buona notizia per Wimbledon, comunque, c'è: Novak Djokovic (34 anni) potrà giocare, pur non essendo vaccinato. La vaccinazione, infatti, non sarà richiesta ai tennisti, non essendo più obbligatoria per l'ingresso nel Regno Unito.
Djokovic, numero 1 al mondo e vincitore sei volte a Wimbledon, potrà cosi difendere il suo titolo 2021, conquistato battendo in finale Matteo Berrettini.
Per quanto riguarda il pubblico di Wimbledon, gli organizzatori aspettano dal governo di Boris Johnson l'ormai scontato via libera per la capienza del 100% su tutti i campi.
L'anno scorso fu permesso l'ingresso solamente ad una quantità limitata di spettatori, dopo che Wimbledon era stato cancellato nel 2020 a causa dell'epidemia di Covid.