Il serbo n. 1 al mondo si dice contrario al veto imposto ai colleghi di partecipare al prestigioso torneo britannico
I tennisti di Russia e Bielorussia non potranno giocare a Wimbledon quest'anno, a causa della guerra in Ucraina.
L'annuncio, giunto per mano dell'All England Lawn Tennis Club, che organizza l'evento, lascia fuori dai giochi, tra gli altri, il campione in carica degli US Open Daniil Medvedev (n. 2 del ranking), il n. 8 Andrey Rublev;, Aryna Sabalenka (semifinalista proprio a Wimbledon nel 2021 ed n. 4 in classifica), Victoria Azarenka, ex n. 1 al mondo, ed Anastasia Pavlyuchenkova, seconda agli Open di Francia lo scorso anno.
"Condannerò sempre la guerra, non la sosterrò mai - dice Novak Djokovic - essendo io stesso un figlio della guerra, so quanto trauma emotivo lascia.
In Serbia, sappiamo tutti cosa è successo nel 1999, nei Balcani abbiamo avuto molte guerre nella storia recente e la gente comune soffre.
Tuttavia, non posso sostenere la decisione di Wimbledon, penso sia una follia: i giocatori, i tennisti, gli sportivi non hanno nulla a che fare con questo, quando la politica interferisce con lo sport il risultato non è buono".
Gli atleti russi sono stati banditi dalla competizione, al via inizia il 27 giugno prossimo, ma anche in molti altri sport, dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, con la Bielorussia ritenuta "complice" nella guerra.