A Mariupol sventolano le bandiere russe: a due mesi dall'invasione la città cade. I battaglioni ceceni rivendicano la presa dell'edificio amministrativo delle acciaierie
Non c'è tregua per Mariupol. A quasi due mesi dall'invasione, il Cremlino afferma che l'intero territorio è sotto il controllo delle truppe russe.
I battaglioni ceceni di Kadyrov, alleato di Putin, hanno rilasciato un video nel quale i soldati festeggiano la presa della città, ma è impossibile verificare dove il filmato sia stato girato.
“Mariupol è nostra! La città è stata presa definitivamente e completamente. L’edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato ripulito”, ha detto Kadyrov su Telegram.
Ma gli Stati Uniti insistono che le forze ucraine controllano ancora l'acciaieria Azovstal.
Mosca rifiuta il cessate il fuoco
Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha riferito nel suo discorso notturno che il Cremlino non ha accettato la sua proposta di un cessate il fuoco nell'est del Paese.
"Purtroppo, la Russia ha rifiutato l'offerta di stabilire una tregua pasquale - ha detto Zelensky - Una decisione che mostra molto bene come i leader di questo Stato si relazionino alla fede cristiana, a una delle feste più gioiose e importanti. Ma noi speriamo. Speriamo nella pace, speriamo che la vita vinca sulla morte".
Ucraina, la richiesta di aiuti
Giovedì il presidente ucraino ha anche sollecitato aiuti internazionali - chiedendo 6 miliardi e mezzo di euro - per mantenere viva l'economia del Paese.
Sul campo, le forze russe avanzano a est. Kiev ha confermato che decine di località dell'est sono cadute. Sul fronte settentrionale, Kharkiv continua a soffrire per i bombardamenti dell'artiglieria russa.
Almeno due persone sono state uccise e 5 ferite nei diversi attacchi nella parte orientale della città.