Il presidente statunitense incontra anche il suo omologo polacco Duda
La due giorni europea del presidente statunitense Joe Biden ha avuto uno dei suoi momenti culminanti nella visita alle truppe Usa presenti a Rzeszow, in Polonia, a ridosso del confine con l'Ucraina. A loro Biden ha parlato di un mondo di nuovo diviso in due blocchi: le democrazie da un lato e le autocrazie dall'altro: "Siamo qui per aiutare il popolo ucraino e per far si che si fermi il massacro. Ma in gioco c'è anche il futuro dei vostri figli e dei vostri nipoti, e la loro stessa libertà. Negli ultimi dieci anni sono nate meno democrazie di quante non siano andate perse, nel mondo".
A Varsavia il presidente Biden ha avuto un incontro col suo omologo polacco, Andrzej Duda, al quale ha evocato i "profondi legami" tra Polonia e Usa, fondati soprattutto sui valori della libertà. La crisi in Ucraina ha trasformato Varsavia in un alleato chiave per gli Usa e la Nato, facendo dimenticare le tensioni per l'attacco all'indipendenza della magistratura e dei media, l'omofobia e le politiche di respingimento dei migranti.
Biden, che ha partecipato anche al vertice Nato, al consiglio europeo e al summit del G7, secondo indiscrezioni della stampa Usa, avrebbe cambiato posizione sulla possibilità di usare per primi l'arma nucleare "anche come deterrente all'uso di armi convenzionali"; una eventualità che adesso non è più esclusa.