È stato rilasciato Boyko Borissov, l'ex premier conservatore bulgaro arrestato con l'accusa di estorsione.
L'ex primo ministro bulgaro Boiko Borisov è stato rilasciato, dopo avere passato la notte in stato di fermo. Il conservatore, che ha governato la Bulgaria per un decennio, era stato fermato giovedì sera per un caso di presunta estorsione. La procura non ha mosso nessuna accusa nei suoi confronti per assenza di prove concrete.
"È stato brutale e disgustoso. Siamo tornati all'epoca del comunismo", ha dichiarato l'ex premier qualche istante dopo essere stato rilasciato, davanti ai suoi sostenitori.
Insieme a lui erano finiti in manette anche l'ex ministro delle Finanze Vladislav Goranov e la portavoce del suo governo Sevdalina Arnaudova.
Questa operazione di arresti ha creato non poco scalpore al parlamento di Sofia, dove si è sfiorato lo scontro fisico quando il socialista Gheorghi Svilenski ha dichiarato che tutti i deputati del partito conservatore Gerb, di cui Borisov è ancora oggi leader, "sono coinvolti nella vicenda".
L'ex premier è satato arrestato in una vasta operazione coordinata dal ministero dell'Interno, che ha scavalcato la Procura, spesso accusata di chiudere un occhio sui casi di corruzione nel Paese. Ora il nuovo premier Kiril Petkov, a capo del partito anti-corruzione chiamato "Noi continuiamo il cambiamento", accusa proprio la procura di "sabotaggio" e promette "tolleranza zero" sulla corruzione, fenomeno particolarmente esteso in Bulgaria.