Il presidente ucraino ha dichiarato di voler "evitare voci e speculazioni" mentre il suo capo di gabinetto Andriy Yermak ha rassegnato le dimissioni dopo un blitz anticorruzione nella sua casa e nel suo ufficio
Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, si è dimesso dalla sua posizione poche ore dopo che l’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) e la Procura speciale anticorruzione (Sapo) hanno perquisito la sua casa e il suo ufficio.
Zelensky ha commentato la notizia sottolineando che l’attenzione deve concentrarsi sulla diplomazia e sulla difesa dell’Ucraina: “È necessaria la forza interna”. Il presidente ha inoltre ringraziato Yermak per il suo contributo nelle trattative internazionali e per aver rappresentato l’Ucraina nei negoziati.
Il decreto ufficiale che sancisce il licenziamento di Yermak è stato pubblicato sul sito dell’Ufficio del Presidente, e Zelensky ha annunciato una riorganizzazione generale dell’ufficio presidenziale.
Nei prossimi negoziati con gli Stati Uniti, Yermak sarà sostituito da una delegazione composta dal Capo di Stato Maggiore, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa e dai servizi di intelligence ucraini.
Cooperazione con le autorità Yermak ha dichiarato di collaborare pienamente con gli investigatori anticorruzione: “Gli investigatori non stanno incontrando alcun ostacolo. Ho fornito piena collaborazione”, ha scritto su Telegram.
Le autorità stanno indagando da settimane su un caso di corruzione che coinvolge il monopolio nucleare statale Energoatom. L’inchiesta, durata 15 mesi e basata su oltre 1.000 ore di registrazioni audio, ha portato all’accusa di otto sospetti ed è considerata la più vasta indagine anti corruzione in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa del febbraio 2022.
Sebbene i nastri integrali non siano stati resi pubblici, si ritiene che alcuni alti funzionari ucraini abbiano stretti legami con Yermak. La pressione per le dimissioni era cresciuta sia da parte di collaboratori interni al governo sia da parte della società civile ucraina.
Zelensky ha concluso sottolineando che il cento per cento delle forze dello Stato deve rimanere concentrato sulla difesa dell’Ucraina, assicurando al contempo che la cooperazione internazionale e la fiducia degli alleati rimangano intatte.