Il social network abbasserà la soglia della censura solo nei messaggi diretti a militari e politici di Mosca
Facebook e Instagram permetteranno, derogando alle regole solitamente applicate, di insultare, esprimere propositi di morte o offendere militari e leader politici russi.
Il direttore della Comunicazione di Meta, la società che possiede i due social networks, dopo aver indicato la guerra in Ucrania come motivo, ha promesso indulgenza "su forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole sul discorso violento".
Coi mass media diventati strategici in tempo di guerra, Mosca ha bloccato Facebook sul suo territorio, mentre molti paesi europei hanno chiuso tv e siti di informazione finanziati dal Cremlino, come Sputnik e Russia Today.